Parasite, film diretto da Joon-ho Bong, è un dramma che racconta la storia della famiglia Kim, formata dal padre Ki-taek (Kang-ho Song), un uomo privo di stimoli, una madre, Chung-sook (Hye-jin Jang), senza alcuna ambizione e due figli, la 25enne Ki-jung (So-dam Park) e il minore, Ki-woo (Woo-sik Choi). Vivono in uno squallido appartamento, sito nel seminterrato di un palazzo, e sono molto legati tra loro, ma senza un soldo in tasca né un lavoro né una speranza per un futuro roseo. A Ki-woo viene la perversa idea di falsificare il suo diploma e la sua identità per reinventarsi come tutor e impartire lezioni a Yeon-kyuo (Yeo-jeong Jo), la figlia adolescente dei Park. Quest’ultimi sono una ricca famiglia, che, al contrario dei Kim, vivono in una grande villa, grazie ai guadagni del patriarca, dirigente di un’azienda informatica. Ki-woo insegna principalmente inglese alla ragazza a un ottimo prezzo, cosa che genera entusiasmo e speranza nella suoi parenti. Il ragazzo, notando come alla figlia minore dei Park piaccia disegnare, ha la subdola idea di inventare che sua sorella Ki-jung è un’insegnante d’arte, permettendo anche a lei di infiltrarsi nella loro vita. Le due famiglie non sanno, però, che questo incontro è solo l’inizio di una storia strana, che porterà i Kim a introdursi sempre più nella routine dei Park, come un parassita fa con un organismo estraneo.
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Parasite
VINCITORE DI 4 PREMI OSCAR
Padre, madre, figlio, figlia: una famiglia vive di lavoretti malpagati in uno squallido seminterrato. Quando il ragazzo, falsificando diploma e identità, diventa il tutor privato dell’erede di una ricchissima famiglia, i quattro escogitano un piano diabolico per sistemarsi definitivamente. Ma anche una strategia perfetta nasconde conseguenze imprevedibili.
- Bong Joon Ho ha portato sul grande schermo l’esperienza della sua vita personale. Quando studiava all’università, faceva anche da tutor per una famiglia agiata e aveva spesso la sensazione di spiarli;
- La residenza dei Park: il pianoterra e il portico sono stati interamente creati da zero mentre l’esterno del primo piano è stato creato in Cgi e le rispettive stanze ricostruite in altrettanti set;
- La residenza dei Kim: è stata selezionata tra le abitazioni più cadenti e destinate alla demolizione;
- Il sasso o SUSEOK presente nel film, fa riferimento alla passione degli orientali nel collezionare rocce di svariate misure e forme bizzarre;
- La canzone “In ginocchio da te” di Gianni Morandi, oltre ad essere un omaggio alla passione dei coreani per la musica italiana, è anche un riferimento al divario tra ricchi e poveri negli anni ’60.