Polvere da sparo è il titolo della canzone che Gaudiano porta in gara alla 71esima edizione del Festival di Sanremo concorrendo tra le Nuove Proposte. Nome completo del cantautore foggiano classe 1991 è Luca Gaudiano, ma in arte si propone semplicemente col suo cognome. A Sanremo canta un brano che testimonia il dolore ancora vivo scaturito dalla terribile perdita del padre, avvenuta a seguito di un brutto tumore due anni fa. Questo è stato il primo inedito scritto dal giovane cantante, che finora aveva avuto esperienze nel mondo teatrale, una canzone nata di getto su un treno il giorno dopo la triste scomparsa. Per la realizzazione della musica Luca si è fatto supportare dal produttore Francesco Cataldo ed il 12 novembre 2020 Polvere da sparo è stata rilasciata come singolo.
Grazie a questa canzone l’artista pugliese ha la possibilità di esorcizzare il trauma vissuto e di mettere in musica tutte le riflessioni che ancora oggi sono presenti. Cercando di rimarginare la profonda ferita derivata dalla morte di colui che, attraverso il regalo di una chitarra quando era ancora adolescente, gli aveva dato lo slancio per dedicarsi alla musica e gli aveva tramesso l’amore per la vita, Gaudiano descrive il senso di impotenza, la rabbia e la difficile elaborazione di un grave lutto.
Su un palco così importante può farsi conoscere ad un vastissimo pubblico sperando, al contempo, di rendere felice quel padre che sente, comunque, sempre protettivo nei suoi confronti.
Prima del brano sanremese l’esordiente cantautore ha pubblicato Le cose inutili e Acqua per occhi rossi ed entro la fine dell’anno conta di pubblicare il suo album di debutto.
Ecco l’audio della canzone, segue il video ufficiale, mentre a fine articolo il testo completo.
🎶 ENJOY! 🎶
🎼 Scarica Polvere da sparo
in formato mp3 ► clicca qui
Ascolta con Music Unlimited
Questo e Milioni di altri brani
Gratis per un mese
►clicca qui
TESTO
Polvere da sparo
Ho dormito un tot
non sto ancora meglio
però per un po’ ho dimenticato tutto
sento che piano svanisce l’effetto del sonno anestetico
riaffiora il dolore e il cassetto è sprovvisto di un buon analgesico
E mi brucia il cuore perché non ti ho detto quanto ti abbia amato
per quello che hai fatto, per come hai lottato con i mulini a vento
con la forza del tuo cuore fatto di cemento
tigre nella giungla dei pensieri sparsi
non riuscivi a dirmi quanto detestassi
e non poterti alzarti la mattina a prepararmi quello stramaledetto caffè
Perché tutto quello che mi resta è una domanda
polvere da sparo in un solo colpo da spararmi nella testa
se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio
Voglio scappare a Milano per farmi tagliare la faccia dal vento
se non elaboro ancora il tuo lutto è perché ho il metabolismo lento
ma cosa somatizzo a fare se voglio ancora piangere
se nella notte mi sveglio con la mano al collo di un demone
che mi toglie il fiato, faccio resistenza, con il mio autocontrollo
con la mia pazienza, spero sia soltanto un altro sogno
con la forza che mi hai dato mi alzo e vado in bagno
prendo un bel respiro, per un po’ l’accetto
poi riascolto del tuo cuore in petto
stringo negli occhi il ricordo in un mare di lacrime
Perché tutto quello che mi resta è una domanda
polvere da sparo in un solo colpo da spararmi nella testa
se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio
Tutti che parlano e sanno capire
come mi sento, sanno cosa dire
“la vita è questa non puoi farci niente
così come inizia dovrà anche finire
tu focalizzati sopra i dettagli, affidati al tempo e non sbagli”
e nel frattempo che lento ricuce io resto sveglio ma spengo la luce
Perché tutto quello che mi resta è una domanda
polvere da sparo in un solo colpo da spararmi nella testa
se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio vedo te