Redmi Note 9, l’ultimo arrivato del sub brand di Xiaomi, successore di Note 8 e Note 7, che hanno stravenduto in tutto il mondo, arriva finalmente nel mercato italiano. Per l’esattezza, nel nostro paese è stata proposta inizialmente la variante Redmi Note 9s, mentre dal 2 giugno sono acquistabili le altre due varianti.
Abbiamo testato Redmi Note 9 Pro, che ha poche differenze rispetto al 9s, tra cui la dotazione del modulo NFC.
Scopriamo nel dettaglio le caratteristiche principali e il prezzo aggiornato
Prezzi aggiornati
Xiaomi Redmi Note 9 Pro è disponibile in due configurazioni, una da 64 GB di memoria interna e una da 128 GB di memoria interna. Entrambe le versioni sono dotato di 6 GB di ram.
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Recensione
Il telefono di livello flagship, così come è stato presentato all’evento streaming di lancio, è stato pubblicizzato come un dispositivo che deve avere tutto ciò di cui c’è bisogno, al minore prezzo possibile. In effetti a Redmi Note 9 Pro non manca proprio nulla considerato il prezzo, il comparto harware e fotografico sono di buon livello e il design più accattivante che mai.
Proprio quest’ultimo ci ha affascinato, il pannello posteriore crea degli effetti incantevoli alla luce del sole e il colore tropical green è decisamente il più bello.
Come il Redmi Note 8 Pro, il modulo videocamera è montato centralmente. Cambia però la disposizione in quanto tutti e quattro i sensori sono racchiusi in una sezione rettangolare con il flash posizionato sotto. Il modulo è molto rialzato rispetto al telefono, cosa che potrebbe essere molto fastidiosa senza l’utilizzo della cover.
Il telefono è leggermente pesante a nostro avviso, sicuramente la grande batteria contribuisce a portare il peso a 209 g. Il telefono non è impermeabile ma ha un rivestimento P2i che dovrebbe offrire un grado di resistenza agli schizzi.
Un grande cambiamento nella nuova serie è il lettore di impronte digitali montato lateralmente. È integrato nel tasto di accensione ed è estremamente veloce nello sbloccare il telefono. Il pulsante è posizionato in modo intuitivo e molto facile da raggiungere, anche con una sola mano.
Lungo il bordo inferiore troviamo una porta USB-C e un jack per cuffie. Sulla sinistra c’è uno slot combinato per due schede nano-SIM e una scheda microSD per l’espansione della memoria.
Veniamo al davanti. Abbiamo un display leggermente più grande da 6,67 pollici con un formato 20: 9. La risoluzione rimane Full HD + con il pannello che offre colori incisivi con le impostazioni predefinite. Il telefono non ha un pannello ad alta frequenza di aggiornamento.
Redmi Note 9 Pro vede la compagnia tornare sulla piattaforma Snapdragon di Qualcomm. Mentre il Note 8 Pro utilizzava un Mediatek Helio G90T, questa volta al telefono sfoggia uno Snapdragon 720G . Il chipset sfoggia una combinazione di due core Kryo 465 Gold e sei core Kryo 465 Silver. Inoltre, esiste una GPU Adreno 618 che affronta i compiti grafici.
Le prestazioni quotidiane sono più che soddisfacenti. MIUI è ben abbinato all’hardware e offre un’esperienza elegante e raffinata. Non ci sono rallentamenti e non c’era da aspettarseli, tenendo conto anche di 6 Gb di Ram
Sotto la scocca il telefono ha una batteria da 5.020 mAh che è più che sufficiente per una lunga giornata di uso intenso e poi alcuni.
La configurazione della fotocamera principale rimane coerente tra Redmi Note 8 Pro e la nuovissima Redmi Note 9 Pro. La configurazione a quattro telecamere include un sensore ultrawide da 8 MP, un sensore di profondità da 2 MP e un sensore macro da 5 MP piuttosto discutibile. Lo sparatutto principale questa volta, tuttavia, è un sensore Samsung GM2 da 48 MP. Ciò è in contrasto con la fotocamera da 64 MP nel modello precedente.
Qualità fotografica
Come prima location per testare la fotocamera da 64 MP di Redmi Note 9 Pro abbiamo scelto il lungomare di Castellammare di Stabia, location ideale per scattare foto con un bel sole che illumina e con una vista frontale del Vesuvio. Il risultato lasciamo giudicarlo a voi…
Per la fascia di prezzo a cui appartiene, gli scatti sono molto buoni soprattutto in ottime condizioni di luce, sia con la fotocamera grandangolare che quella standard.
In condizione di luce più scarsa si nota qualche piccola pecca, si nota che la grandangolare non riesce a gestire ottimamente i forti contrasti anche facendosi aiutare dalla modalità HDR. Di Notte il risultato è accettabile se si adopera la modalità notte.
Per quanto riguarda i selfie, il risultato è più che sufficiente.