Il cantante vincitore della sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo è stato intervistato ai microfoni di Radio Italia, dove ha rilasciato una lunga intervista dimostrando la sua umiltà e la sua professionalità. Ha dichiarato che anticiperà l’uscita del suo nuovo album a venerdì e che stanno pensando di cambiare qualcosa nella canzone che porteranno all’eurovision song contest. Commovente la dedica per la sua vittoria alla mamma, che l’ha sempree sostenuto e ha fatto tanti sacrifici per ffarlo studiare
Questo ragazzo ha talento, ci farà vedere belle cose, ne siamo sicuri.
È arrivato @Mahmood_Music!
— Radio Italia (@RadioItalia) February 19, 2019
In diretta con @ManolaMoslehi e @mauromarinohttps://t.co/LxhEPmWA8T @verti_italia pic.twitter.com/4adh2ePmM8
Di seguito riportiamo l’intervista
Quando eri nella finale a 3, un po’ ci credevi alla vittoria o è stata una sorpresa dietro l’altra? Ricordiamo che, dopo la prima serata del Festival, eri nella parte rossa della classifica…
“Quando ho saputo che ero tra i primi 3, dappertutto c’era un clima di tensione. Io, invece, festeggiavo di già. Non me l’aspettavo per niente di vincere. Ero scioccato”.
Sei il ragazzo dei record: il primo ad aver vinto Sanremo Giovani e Sanremo nella stessa edizione.
“Anche il Premio della Critica e il Baglioni d’oro, il premio dato dai concorrenti di Sanremo che eleggevano il loro preferito”.
Con chi hai legato di più dei tuoi colleghi?
“Ho parlato molto con Achille Lauro, Irama, gli Ex-Otago e Arisa”.
La vittoria del Festival è dedicata a?
“È la vittoria mia e di mia madre, che mi ha sostenuto da quando ero piccolo. C’è sempre stata, mi pagava i corsi di musica
“Soldi” è il singolo italiano più ascoltato di sempre su Spotify.
“Non ci posso credere, ero nella top 40 anche fuori dall’Italia. Non ci sono parole, mi dà orgoglio”.
Sulla scia di questo successo, sei stato “costretto” ad anticipare di una settimana l’uscita del nuovo album “Gioventù bruciata”…
“Esce venerdì. Faccio il mio primo instore della vita a Roma. Io sono di parte, ma è bellissimo. Per la copertina ho preso riferimenti al film ‘Gioventù bruciata’ con James Dean, però riadattato alla mia generazione. C’è dentro qualche elemento Manga e Pokemon, un mondo che mi piace molto”.
Come fai a restare con i piedi per terra?
“Non ho proprio tempo per farmi i viaggi, sono focalizzato sul lavoro. Non voglio distrarmi, a parte la fama sono sempre lo stesso artista di prima”.
A maggio ti aspetta l’Eurovision in Israele. “Soldi” rimarrà uguale a quella che abbiamo sentito a Sanremo o verrà realizzata una versione ad hoc per l’Eurofestival?
“La stiamo ragionando, non vi dico niente. Ci sarà qualche elemento nuovo, cambierà qualcosa sia dal punto di vista scenico che dell’esecuzione del pezzo. Non ho aspettative per l’Eurovision, quello è un po’ il mio trucco”.
Tra l’altro sarai il primo artista milanese della storia a rappresentare l’Italia. Una bella soddisfazione anche per il sindaco Sala che ti ha già invitato a Palazzo Marino…
“Non lo sapevo, sono onorato. Sì, fra qualche giorno incontreremo anche il ‘Sala Nazionale’”.
Sei entrato anche in chiesa, grazie a quel parroco di Avellino che ha fatto cantare “Soldi” al coro.
“Tra l’altro, da piccolo ero nel coro nel mio quartiere. Tutto torna”.
Il disco risente di tante contaminazioni, lo si sente ascoltandolo e lo si vede già leggendo i titoli delle tracce: “Uramaki”, “Il Nilo nel Naviglio”, “Asia Occidente”… C’è anche un featuring con Fabri Fibra…
“È nato tutto grazie alla sua manager che mi ha conosciuto a Sanremo 2016. Quando ho incontrato Fibra di persona, sono rimasto scioccato. Poi ci siamo sentiti su WhatsApp, lui era a Los Angeles per girare il video di ‘Stavo pensando a te’. Al ritorno ha registrato tutte le voci, è stato precisissimo”.
A proposito di “colleghi illustri”, hai sentito Marco Mengoni? Ricordiamo che sei tra gli autori di “Hola (I Say)”…
“L’ho scritta piano e voce, poi l’ha sentita Marco. Abbiamo messo apposto qualcosa ed è nata così. Lui è molto bravo e capace. Ancora non sapevo del featuring con Tom Walker”.
Arriverà anche un tour o ci sarà qualche evento live speciale?
“Stiamo organizzando, probabilmente faremo qualcosa a Milano, magari in estate. Ci stiamo ragionando”.
Tempo fa scrivevi: “Non parlo di me nelle Stories, non faccio mai dirette, ma sono sicuro che ascoltando le mie canzoni potrete conoscermi un po’ meglio”. Riesci ancora a essere così riservato o l’improvvisa popolarità ti porterà via via a essere più presente sui social?
“Sto cercando dopo Sanremo di essere più social, mi rimangio un po’ quella frase ‘arrogantella’. Il problema dei social è sapere come usarli, io non sono esperto. Bisogna trovare una via di mezzo”.