In occasione dell’uscita della versione rimasterizzata per il 20simo anniversario della sua hit del 2000, Tricarico ripubblica Io sono Francesco. Il nuovo LP da 180 gr. in edizione limitata ed in uscita il 25 settembre, oltre a contenere la canzone tormentone con cui ha debuttato ed avuto un enorme successo 20 anni fa, presenta altri sette singoli.
La pesca, Musica, Il caffè, Brillantini, Gioia, Lavanda e La neve blu sono tutte tracce inserite nel Lato A e B del nuovo progetto in vinile, rimasterizzato da Claudio Giussani insieme ad Alessandro Gengy Di Guglielmo .
Io sono Francesco di Tricarico è stato un brano che, per il suo ritmo molto orecchiabile a mo’ di filastrocca, è stato subito apprezzato anche per il significato del testo, scritto con grande originalità dal cantautore per raccontare un tema delicato.
Ecco l’audio della canzone e di seguito il testo completo.
🎶 ENJOY! 🎶
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TESTO
Io sono Francesco
Buongiorno buongiorno io sono Francesco
Ero un bambino che rideva sempre
Ma un giorno la maestra dice “Oggi c’è il tema
Oggi fate il tema, il tema sul papà”
Io penso “è uno scherzo” sorrido e mi alzo
Le vado lì vicino ero contento
Le dico “non ricordo, mio padre è morto presto
Avevo solo tre anni, non ricordo non ricordo”
Sai cosa mi dice, neanche mi guardava
Beveva il cappuccino, io non so con chi parlava
Dice “qualche cosa qualcosa ti avran detto
Ora vai a posto e lo fai come tutti gli altri”
Puttana puttana, puttana la maestra
Puttana puttana, puttana la maestra
Io sono andato al posto, ricordo il foglio bianco
Bianco come un vuoto per vent’anni nel cervello
Poi ho pianto, non so per quanto ho pianto
Su quel foglio bianco io non so per quanto ho pianto
Brilla brilla la scintilla, brilla in fondo al mare
Venite bambini, venite bambine, non lasciatela annegare
Prendetele la mano, portatela via lontano
E datele i baci, datele carezze, datele tutte le energie
Cadono le stelle, è buio e non ci vedo
E la primavera è come l’inverno
E il tempo non esiste, neanche l’acqua del mare
E l’aria io non riesco a respirare
E a dodici anni ero quasi morto
Ero in ospedale non mangiavo più niente
E poi pulivo i bagni, i vetri e i pavimenti
Per sei sette anni seicento metri quadri
Va vavavà va vavavà
Va rarà rarà rarà rarà rararà
E poi io, io mi son salvato
Li ci sono i giochi se vuoi puoi giocare
il padre è solo un uomo
E gli uomini son tanti
scegli il migliore seguilo e impara
Buongiorno buongiorno io sono Francesco
E questa mattina mi sono svegliato presto
In fondo in quel vuoto io ho inventato un mondo
Sorrido prendo un foglio scrivo “Viva Francesco”
Brilla brilla la scintilla, brilla in fondo al mare
Venite bambini, venite bambine, non lasciatela annegare
Prendetele la mano, portatela via lontano
E datele i baci, datele carezze, datele tutte le energie
Venite bambini, venite bambine
Ditele che il mondo può essere diverso
Tutto può cambiare, la vita può cambiare
E può diventare come la vorrai inventare
Ditele che il sole nasce anche d’inverno
Che la notte non esiste, guarda la luna
Ditele che la notte è una bugia
Che il sole c’è anche c’è anche la sera