Catrame è il titolo del secondo singolo estratto dall’undicesimo album de The Zen Circus intitolato L’ultima casa accogliente.
Il brano, inserito come prima traccia nel nuovo album, è stato pubblicato il 27 ottobre ad anticipazione del nuovo disco di canzoni inedite in uscita il 13 novembre 2020. Scritto da Andrea Appino e composto insieme a Gian Paolo Cuccuru (batterista del gruppo, il cui pseudonimo è Karim Qqru) e al chitarrista Massimiliano Schiavelli, questo brano preannuncia un’uscita musicale, per la rock band pisana che vanta una carriera ormai ventennale, da non perdere, considerando anche il precedente singolo, Appesi alla Luna, lanciato a settembre.
Ecco l’audio della canzone, mentre a fine articolo è possibile visionare il testo completo.
🎶 ENJOY! 🎶
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TESTO
Catrame
Io sono nato in una casa fatta di catrame
Negli anni in cui fumare incinta non faceva alcun male
Il fumo entra nei polmoni e nei polmoni rimane
Come il tumore che vorrebbe uccidere mio padre
Tu portami da bere e continuiamo a scherzare
Su tutto quello che ci assilla, sulle storie più nere
Se ci prendono per matti, tu non preoccuparti
Ci mettono un minuto a dimenticarci
Vogliamo libertà per tutti i popoli
Ma i primi siamo noi a non esser liberi
Costretti dentro a un corpo e dentro al tempo
Ma un giorno tutto questo finirà
Forse è bene, forse è male, chi lo sa
Siamo parte dell’eternità del mondo
E continuiamo a comportarci da un millesimo di secondo
Chi dice che si nasce liberi si sbaglia
Il cordone ombelicale ogni giorno lo ricorda
Una poesia va scritta dedicata e poi abbandonata
Chi la usa per piacere agli altri, beh, l’ha sprecata
Quindi scavami una buca e seppellisci il mio cuore
Sulla lapide scrivi “A breve arriva il padrone”
Chiediamo verità per tutti gli uomini
Ma i primi siamo noi a dirci bugie orribili
Chi è senza peccato non capirà
Ma un giorno tutto questo finirà
Forse è bene, forse è male, chi lo sa
Mi manchi, bastardo, come una tela al ragno
L’amore è un sasso che lanci nello stagno
Il cerchio si allarga, se guardi bene al centro
Sei tu, sei tu e chi può odiarti di più