Ufficio Reclami è il titolo dell’ottava traccia del nuovo album di inediti di Renato Fiacchini, nome vero del famoso cantante Renato Zero. La canzone fa parte dell’album Zero il Folle, il trentesimo per l’artista, che sarà in uscita il 4 ottobre e di cui ti abbiamo parlato qui.
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Il brano è stato scritto da Renato Zero insieme a Vincenzo Incenzo, mentre la composizione è stata realizzata da Renato e Danilo Madonia. Nel testo il cantautore, in maniera ironica e leggera ed accompagnato da un coro altrettanto simpatico, chiede perdono per i suoi peccati dovuti al suo essere irresponsabile. Non può evitare di commetterli perché la carne è debole e vuole anche poter evadere ogni tanto dalla realtà. Cerca, perciò, semplicemente un’assoluzione per le sue libidini…
TESTO di Ufficio Reclami
Fratelli e sorelle
Imploro pietà
Aprite il convento
Vi prego
Tenetemi qua
Ho molto peccato
Offrendo il peggio che c’è
Pensieri, parole, omissioni
Oh, povero me
Vedo l’inferno
Se non aprite ci andrò
Quest’anima piena di colpe
Come smacchiarla non so
Il corpo è sempre tentato
Cadrò
Al minimo appalto
Oh, no!
Ridatemi pace
Una verginità
Peccatori della terra siamo stanchi
Di saldare i vostri conti quassù
Moderate i movimenti con i fianchi
Siete assai libidinosi lì
(Ci si nasce così)
Ma perché scambiate
Quel confessionale (accade)
Per l’ufficio dei reclami oramai (accade)
Troppo comodo peccare
Ed espiare (che dire)
L’ufficio è chiuso (no!)
Gesù è deluso (no!)
Arrangiatevi
(Non deludeteci)
L’ultima volta
Poi resterò pio
La benedizione, vi prego,
La merito anch’io
Esiste il perdono, lo so,
Che un po’ ne abusiamo, un po’,
Ci perdonerete
La carne è debole
Pecorelle svergognate tutte fuori
Non è mica l’Equitalia quassù
Non possiamo rateizzare quei bollori
Siete prede ormai di Belzebù
(Non più)
(Non più)
(Non più)
(Non più)
Siete senza più decoro né decenza
(Clemenza)
Non potete tormentarci così
(Più indulgenza)
E cavarvela con una
Penitenza (magari)
L’ufficio è chiuso (no!)
Gesù è deluso (no!)
Arrangiatevi
(Assolveteci)
Solo noie e frustrazioni
Questo sesso
Si dispera e piange chi non lo fa
Mi concedo un’evasione quando posso
Una fuga da questa realtà
Non condannatemi
Fratelli e sorelle
Che la vita è così amara quaggiù
Non privatemi di
Quelle scappatelle
Sono innocente
Completamente irresponsabile
Uacci uari uari
Uacci uari uari
Uacci uari uari
Irresponsabile
Uacci uari uari
Uacci uari uari
Uacci uari uari
Eh beh si sono un po’ uacci uari
Irresponsabile
Alleluia