Storia del mio corpo è il titolo della quinta traccia dell’album di Michele Bravi, intitolato La geografia del buio ed in uscita il 29 gennaio. “Il mio percorso attraverso il buio è stato possibile con l’aiuto dell’EMDR. L’EMDR è un modello clinico e un metodo scientificamente validato d’eccellenza per il trattamento di tutti i tipi di trauma.
In questa canzone ho scritto tutto quello che il mio corpo ha sentito sulla pelle durante tutto il percorso medico: la perdita di aderenza dal reale, la dissociazione, le allucinazioni.
È una dedica d’amore al proprio corpo che piano piano torna ad affacciarsi sul mondo aggrappandosi con timore alle piccole fessure degli occhi.”
Prodotta da Francesco “Katoo” Catitti, il brano porta anche le firme di Michele Bravi e Federica Camba.
Ecco l’audio della canzone, mentre a fine articolo il testo completo.
🎶 ENJOY! 🎶
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TESTO
Storia del mio corpo
Il mio corpo ha una storia di paura addosso
E lo vedo chiaramente in ogni gesto
Come quando ho smesso di parlare
Nell’esatto modo in cui si chiude un rubinetto
Il mio corpo ha una storia che si ripresenta
E lo ascolto come guardo una finestra aperta
L’ho lasciato fermo dentro al letto, fermo dentro,
Come in una una busta di una lettera
E l’ho vestito tutti i giorni in un modo diverso,
E poi mi sono abituato a viverci attraverso
E l’ho sentito urlare “Vivimi, vivimi, vivimi
Ti prego bruciami come fiammiferi”
Ho gli occhi così assenti
Che tu mi dici “quasi non esisti”
Ho gli occhi così persi
Come buttare due monete per caso in mezzo a un prato
Piccoli movimenti
La vaga percezione di una vita fuori
Fammi capire se mi senti, mi vedi
Chiama forte il mio nome
Fai qualcosa di estremo
O ricommetto l’errore
Stare nascosto nel mio corpo
Stare nascosto
Il mio corpo è una casa che mi porto addosso
Sopra i muri ha scritto quello che è successo
L’ho buttato sopra una poltrona senza cura
Come fosse di un’altra persona
E l’ho spogliato e dato al vento come una bandiera
L’ho aperto e chiuso come avesse dietro una cerniera
E l’ho sentito urlare “Vivimi, vivimi, vivimi
Ti prego bruciami come fiammiferi”
Ho gli occhi così assenti
Che tu mi dici “quasi non esisti”
Ho gli occhi così persi
Come buttare due monete per caso in mezzo a un prato
Piccoli movimenti
La vaga percezione di una vita fuori
Fammi capire se mi senti, mi vedi
Chiama forte il mio nome
Fai qualcosa di estremo
O ricommetto l’errore
Stare nascosto nel mio corpo
Stare nascosto
Stare nascosto nel mio corpo
Stare nascosto