Venerdì 3 maggio 2019 il rapper napoletano Clementino pubblica il suo nuovo album che si intitola Tarantelle. Il titolo della tredicesima traccia, la penultima estratta dall’album, è La mia follia.
♪♫♬♪ Ecco l’audio del brano! ♪♫♬♪
E N J O Y
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Il testo è stato scritto da Clementino e composto da Antonio Lago. La produzione è stata affidata a Yung Snapp. Il brano presenta versi molto intimi in cui Clemente fa riflessioni sulla vita e sulla sua interiorità. Parla di vuoti e stati di “follia”, il sole come simbolo di vita, di speranza e luce positiva. L’immagine del vecchio signore che incontra fuori ad un magazzino che gli suggerisce di godersi tutto perché poi non si sa un giorno dove si finirà e gli dice “ragazzo, devi stare attento ‘ché la vita fa promesse che non avrai mai” è emozionante e tristemente malinconica. Clemente si esprime sulla morte, sul “viaggio”, e sulla Fede. In momenti di difficoltà si affida comunque a Dio, che spera che dall’alto lo abbia visto, ma anche alla Madonna e a Cristo, ai quali accende un cero, per ringraziarli per la tranquillità momentaneamente ritrovata.
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TESTO di La mia follia
Mi dici che la vita è come una fotografia
Che se sorridi viene meglio
E stai cercando ancora un modo per andare via
Ma solo per sentirti sveglio
Credevi che poi fosse facile restare
Tra le fiamme più alte dell’inferno
Se sto dormendo non gridate
Che stasera sento il vuoto dentro nell’interno
I ragni nello stomaco che mangiano la pancia mia
Che sto sudando freddo
Dovrei rialzarmi da ‘sto suolo
Ma ho sta bocca che è attaccato su ‘sto pavimento
Credevi che poi fosse facile restare
Tra le fiamme più alte dell’inferno
Se sto dormendo non gridate
Che stasera sento il vuoto dentro nell’immenso
Questi cartoni pieni di regali
Già senti i richiami dai primi segnali
Sembra sentire flash immaginari
Tagli fatti male spari dai viali
E adesso che sto più tranquillo
Mi alzo accendo un altro cero alla Madonna e Cristo
E guardo al cielo e aspetto ancora Dio dall’alto
Ma speriamo lui mi abbia visto
E ci sembravano le notti magiche
Le notti dove un altra botta è facile
Dimmi quanti chilometri su quella via
Tanti di noi a spasso con la follia
E ci sembravano le notti magiche
Le notti dove un altra botta è facile
E quando ‘o sole non ce sta chiù
E quando ‘o sole non ce sta chiù
Se il sole non c’è più
Sto a spasso con la ma pazzia
Nel cerchio di ‘sta fantasia
Lo ammetto non è roba mia
Girovagando per la mia città in declino
Scopro un vecchio fuori a un magazzino
Che mi guarda e si avvicina
Mi dice di godermi tutto
Perché poi non sai dov’è che un giorno finirai
“Ma dove finirai?
Ragazzo devi stare attento
Che la vita fa promesse che non avrai mai”
Mai, mai, mai, mai, mai
Gli uccelli che volano basso
Per ‘sta pioggia e la tempesta
Che si appoggia sulla testa dei pensieri miei
Vorrei lasciarmi andare
Ma non sono pronto per un altro scontro
Per sfidare il mondo e so cosa farei
E all’improvviso sveglio
Intorno non c’è niente, nessuno che mi sente
Il cuore che rallenta
E sento che si spenge
Un angelo mi chiama
Gli chiederò un passaggio
Signori miei buon viaggio
e ci sembravano le notti magiche
Le notti dove un altra botta è facile
Dimmi quanti chilometri su quella via
Tanti di noi a spasso con la follia
E ci sembravano le notti magiche
Le notti dove un altra botta è facile
E quando ‘o sole non ce sta chiù
E quando ‘o sole non ce sta chiù
Questi cartoni pieni di regali
Già senti i richiami dai primi segnali
Sembra sentire flash immaginari
Tagli fatti male spari dai viali
E adesso che sto più tranquillo
Mi alzo accendo un altro cero alla Madonna e Cristo
E guardo al cielo e aspetto ancora Dio dall’alto
Ma speriamo lui mi abbia visto