Cronache di gioventù metese è il titolo della quarta traccia contenuta nel nuovo album di Marco Anastasio, intitolato Atto zero ed in uscita il 7 febbraio, in concomitanza con la sua partecipazione al 70° Festival di Sanremo.
Scritta da Anastasio, è stata composta da John Carattoni, Federico Bombini, Luca Zucchi e Simone Giacomini. Produzione di Stabber e DE/LAB.
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Testo di Cronache di gioventù metese
Quando venne fuori il rap vedevi certe facce
ed io me l’ascoltavo solo per le parolacce
non mi era permesso di sentirmi quelli e questi
era periodo di schiamazzi, ca**i e svastiche nei cessi
sono pasti che necessiti per crescere forte
soprattutto non essere come loro
terza media, gli anni d’oro, vetta insuperata
la mia gang è sgangherata e senza denti d’oro
bella Frank la capra, bella Alfonso, bella Trapani
non c’è giorno che mi scordi di quei giorni magici
ragazzine coi sorrisi acidi
ci chiamavano immaturi ma tu guardaci
sfigati duri e puri con il pesce tosto
scendi qui nel posto con noi c’è ancora posto se vuoi
scalmanati come branchi di buoi
ti insegneremo a scavalcare, a forzare una serratura
a cacare nella natura, a mancare a un impegno, a appiccare un incendio
a sfidarci a tirarsi i sassi d’inverno perché la neve non c’era ma almeno c’era l’ingegno
e noi non siamo gente di strada
perché noi siamo la strada
La strada l’ho vissuta come dico io
se vieni a farti un giro nel paese mio
capirai perché piangevo quando crescevo
a 12 anni il mondo in mano ce l’avevo io
la strada l’ho vissuta come dico io
se vieni a farti un giro dove vivo io
capirai che siamo strani, una terra di paesani
imbarcati villeggianti e panorami
Il dramma delle superiori ci trovammo soli ad affrontare quattro classi di ragazzi nuovi
e gli parlavo di loro di quattro matti e brutti come ratti ma dal cuore d’oro
è un cambiamento drastico passare dalle medie al classico
con classico 20 femmine e 6 maschi confusi
conclusi che sarei durato 4 mesi al massimo
e invece i giorni passano, mi son calmato
basta scorribande quel bambino se n’è andato
e insomma c’ho una vita normale
e prima ero più figo
prima se uscivo mi divertivo
mentre adesso invece che si fa?
stiamo sempre per la strada a dire che si fa?
si potrebbe scavalcare, forzare una serratura, cacare nella natura, appiccare un incendio
applicare l’ingegno, intagliare del legno, inventare un congegno stravagante andare indietro nel tempo
non siamo gente di strada
perché noi siamo la strada
La strada l’ho vissuta come dico io
se vieni a farti un giro nel paese mio
capirai perché piangevo quando crescevo
a 12 anni il mondo in mano ce l’avevo io
la strada l’ho vissuta come dico io
se vieni a farti un giro dove vivo io
capirai che siamo strani, una terra di paesani
imbarcati villeggianti e panorami
La strada l’ho vissuta come dico io
se vieni a farti un giro nel paese mio
capirai perché piangevo quando crescevo
a 12 anni il mondo in mano ce l’avevo io
la strada l’ho vissuta come dico io
se vieni a farti un giro dove vivo io
capirai che siamo strani, una terra di paesani
imbarcati villeggianti e panorami