Sirene è il titolo del nuovo singolo di Levante, pubblicato il 7 luglio. Dopo aver ricevuto la certificazione ORO per il suo album Magmamemoria, Claudia Lagona alias Levante ritorna con un brano che ha scritto e composto e che vede la produzione di Antonio Filippelli e gli arrangiamenti anche di Daniel Bestonzo.
Sirene è il racconto dolce, intimo, genuino, sincero di un’estate “sospesa”, che al contempo rivela una cruda ed inevitabile verità.
La cantautrice descrive un sogno disilluso, riuscendo ad esprimere col canto ciò che molte persone hanno provato durante il periodo buio del lockdown.
Ecco il video di Sirene, diretto Giacomo Triglia, mentre a fine articolo è possibile visionare il testo completo.
🎶 ENJOY! 🎶
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Con un’elegante raffinatezza ed il suo timbro inconfondibile Levante ci sussurra con estrema delicatezza di un’estate diversa, malinconica. Il testo “agrodolce”, la melodia e le immagini del videoclip che la ritraggono con outfit diversificati ci portano in una dimensione quasi onirica. Quest’estate non sarà di certo come le altre e i desideri che portiamo dentro saranno più difficili da realizzare, ma arriverà il tempo dei… “castelli e degli ombrelloni aperti”.
Claudia racconta così come è nata la sua canzone:
“L’8 giugno 2020 ho annunciato ai miei fan l’annullamento del tour estivo causa Covid19. Non è facile per nessuno dire “questa estate non lavoriamo”, non lo è stato nemmeno per me che sono un animale da palco e al momento, lontana dal live, sono in cattività.
È stato un attimo, ho preso la chitarra e ho scritto SIRENE. Ed è stato proprio come per ALFONSO, stavo raccontando una cosa triste su una musica leggera e onestamente non mi sembrava vero, visti i tentativi di scrittura fallimentari durante la quarantena. Sapevo che sarebbe arrivato questo brano, ma non sapevo come e non sapevo perché. Il perché è la delusione del sogno, una conversazione immaginaria tra me e i fan in cui, dopo l’entusiasmo per il desiderio di ricongiungimento (nella metafora del ritorno al mare) nel ritornello intervengo con la cattiva notizia di una pausa.
Chiusi gli ombrelloni, stesi i desideri, sgonfiati i braccioli… non ci resta che accontentarci di quello che rimane oggi, la pioggia (perché sì, quello dell’8 giugno era un giorno di pioggia). SIRENE, la delusione del sogno, è anche l’illusione del sogno, perché la parola inevitabilmente ti lascia pensare al mare, ma le uniche sirene che sentiamo sono quelle delle nostre città, l’allarme, lo stop. Ho sentito il bisogno di raccontare, come sempre, la realtà, il contesto… e non di fingere che, dal 21 giugno, quando è esplosa l’estate, siamo tornati o a fare quello che facevamo la scorsa o che faremo nella prossima. Questa è un’estate diversa e io sono qui a raccontarla”.
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TESTO
Sirene
Ricordi
Andavamo dentro il vento mentre in mano stringevamo sogni
Solo pochi soldi
Le notti
A cercare buone stelle e ritrovarsi in mezzo a strane sorti
Quanto siamo storti
Mi porti sulla strada verso il mare
Se va male resto a piedi con te
Mal comune, com’è?
Incroci
Il mio sguardo allo specchietto e poi decidi di non fingere
Che non è facile
Amore, non è tempo di castelli
Stendi i desideri accanto agli ombrelloni chiusi
Sgonfia i tuoi braccioli
Amore, dici: “Sento le sirene”
Ma non c’è traccia di mare intorno a noi
Se vuoi facciamo un bagno nella pioggia
Distanti
Quanti metri servono a renderci tristi ma noi siamo amanti
Sai ancora abbracciarmi
Ci pensi
Alla liste delle cose da rifare quando andremo avanti
Quando andremo avanti
Mi porti sulla strada verso il mare
Se va male resto a casa con te
E non è facile
Amore, non è tempo di castelli
Stendi i desideri accanto agli ombrelloni chiusi
Sgonfia i tuoi braccioli
Amore, dici: “Sento le sirene”
Ma non c’è traccia di mare intorno a noi
Se vuoi facciamo un bagno nella pioggia
Nella pioggia, nella pioggia
Amore, dici: “Sento le sirene”
Ma non è più come pensi
Solo Ulisse e l’albero maestro
Neanche oggi esco
Neanche oggi esco
Neanche oggi esco
Neanche oggi esco