Camice bianco è la nuova canzone di Giulia Molino. La traccia, pubblicata a sorpresa dalla cantante reduce da Amici 2020, è stata pubblicata a sorpresa per dare un contributo musicale in questo periodo difficile di pandemia, in particolare per il personale medico-sanitario impegnato in prima linea per la lotta contro questo dannato virus.
Ecco la traccia audio pubblicata su YouTube, mentre a fine articolo è possibile visionare il testo completo
🎶 ENJOY! 🎶
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Tramite Instagram, la cantante ha parlato così di questa nuova canzone: “Ho pensato davvero tanto alla situazione critica che l’Italia, e il mondo tutto, sta vivendo da qualche mese a questa parte. Spesso ci sentiamo soli, perché siamo chiusi in casa e non possiamo abbracciare i nostri cari. C’è chi trascorre le proprie giornate fra le mura di un ospedale, sperando di sopravvivere. Altri vorrebbero riabbracciare le persone che amano. E poi ci sono loro: medici, infermieri, volontari, che ogni santo giorno dedicano la propria esistenza al prossimo. E sono eroi che non chinano la testa dinnanzi agli innumerevoli ostacoli, che non si lasciano demoralizzare dalle troppe vittime, ma che, invece, non si fermano e continuano a lottare affinché quanta più gente possibile possa rientrare nelle proprie case e ripristinare la vita di sempre. Ciononostante, dimentichiamo che dietro quelle mascherine, dietro quegli sguardi, ci sono anzitutto delle persone. Questo è un brano che ho scritto di getto, pensando a tutto ciò che ci accade intorno. Onore a voi, che per amore del vostro lavoro non smettete di dedicarvi al servizio dell’umanità”.
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Testo di Camice bianco
Sono quasi 10 ore che mi reggo in piedi
girando tra barelle e corridoi pieni
è un nemico astratto che non vedo e che non sento
mi sembra di lottare sì, ma coi mulini a vento
tu che mi ascolti nel cielo oppure accanto
non vedi sono solo un uomo con il camice bianco
dammi un po’ di forza, che qui non è abbastanza
ho la testa fra le mani e sono chiuso in questa stanza
mi chiedono dottore quanto mi rimane
con la maschera, una lacrima non fa rumore.
Lascia segni sul mio viso come fa una guerra
e finché io sono vivo non sarà una guerra persa.
A volte penso che sia naturale se
le gambe cedono e vorrei scappare
vedo quegli occhi chiamarmi per nome
senza il camice bianco siamo solo persone
ci sarà un tempo per ricominciare
per dimenticare tutto questo dolore
ripartiremo dalla cose buone
senza il camice bianco siamo solo persone.
A volte io ci penso a quanto stron*a sia la vita
e nonostante questo non mi piego mica
fatica e poi sudore e poi la voglia di star bene
se bene ancora senta l’eco di quelle sirene
ne vale la pena, un sorriso, un solo gesto
vedere che l’amore fa il suo giro e torna indietro
e se mi chiedi cosa sento in questo momento
ti direi paura ma comunque io non smetto.
Di donarmi a chi vorrebbe solo respirare
a chi vorrebbe il mare ma si sente solo affogare
a chi saluta un figlio con dei baci alla finestra
a chi va via per sempre mentre il figlio è lì che aspetta.
A volte penso che sia naturale se
le gambe cedono e vorrei scappare
vedo quegli occhi chiamarmi per nome
senza il camice bianco siamo solo persone
ci sarà un tempo per ricominciare
per dimenticare tutto questo dolore
ripartiremo dalla cose buone
senza il camice bianco siamo solo persone.
Ho il viso dilaniato di chi avverte l’impotenza
e piango di nascosto ma non è una debolezza
la sera torno a casa e tolgo il mio mantello bianco
domani è un altro giorno e con un guanto asciugo il pianto.
A volte penso che sia naturale se
le gambe cedono e vorrei scappare
vedo quegli occhi chiamarmi per nome
senza il camice bianco siamo solo persone
ci sarà un tempo per ricominciare
per dimenticare tutto questo dolore
ripartiremo dalla cose buone
senza il camice bianco siamo solo persone.