Flavio Bruno Pardini, in arte Gazzelle, ritorna con un nuovo singolo ed ancora una volta ci fa emozionare con la sua musica. Il brano malinconico e struggente, interpretato con grande intensità dal cantautore romano, è stato pubblicato all’inizio della stagione autunnale, il 25 settembre, e si intitola Destri. Destri come i pugni dati contro il muro per sfogare tutta la rabbia e la delusione per la fine di una storia.
L’anno scorso, di questi tempi, il giovane artista indie aveva rilasciato Settembre, mentre durante il lockdown ha cantato a sostegno dello Spallanzani Ora che ti guardo bene. Adesso Gazzelle propone il primo assaggio del suo nuovo ed atteso terzo disco di canzoni.
Destri è la seconda traccia di Ok, il nuovo album di Gazzelle in uscita il 12 febbraio.
Ecco l’audio del nuovo singolo, segue il video, mentre a fine articolo il testo completo.
🎶 ENJOY! 🎶
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“È sempre una sensazione strana quando esce una canzone nuova.. quando un pezzo di me si stacca e arriva un po’ ovunque.
Boh, difficile da spiegare. Spero solo che questo ennesimo pezzo di me possa trovare qualche pezzo di voi e che si facciano compagnia un po’, insieme”. Così Flavio ha annunciato l’uscita del suo nuovo brano.
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Il 29 settembre Gazzelle pubblica il video di Destri, scritto e diretto da bendo (Lorenzo Silvestri & Andrea Santaterra).
TESTO
Destri
All’improvviso sei volata via
lasciando indietro una nuvoletta
almeno meritavo una bugia
che so, almeno l’ultima sigaretta
Siamo due fiori cresciuti male
sul ciglio della tangenziale, all’ombra di un ospedale
Te l’ho già detto una volta,
mi ricordavi il mare, le luci di Natale,
gli schiaffi sul sedere e lo spazzolino uguale
la Panda manuale, bruciare in una notte come una cattedrale
E non è colpa mia
se tutta questa luce, luce, luce non ti illumina più dentro casa mia
e non è colpa tua
se tutti questi destri, destri, destri al muro non ci fanno ritornare lì
a quei momenti lì
A quando andava tutto a gonfie vele
e mi faceva stare bene
che mischiavi romano e l’inglese.
Te l’ho già detto una volta, mi ricordavi il mare
gli occhiali di mia madre, le 4 del mattino,
le Winston Blue smezzate, le facce come zombie
svegliarti mentre dormi, come le cazzo di zanzare
E non è colpa mia
se tutta questa luce, luce, luce non ti illumina più dentro casa mia
e non è colpa tua
se tutti questi destri, destri, destri al muro non ci fanno ritornare lì
a quei momenti lì
E non è colpa mia
se tutta questa luce, luce, luce non ti illumina più dentro casa mia
e non è colpa tua
se tutti questi destri, destri, destri al muro non ci fanno ritornare lì
a quei momenti lì
a quei momenti lì
a quei momenti lì
a quei momenti lì