Un’altra estate è il nuovo singolo che segna il ritorno musicale di Antonio Diodato, dopo la lunga quarantena che ci ha accomunati a livello mondiale. L’inedito, in uscita venerdì 22 maggio, segue due suoi grandi successi del 2020: il brano Che vita meravigliosa, colonna sonora del film “La Dea Fortuna” di Ferzan Ozpetek, che gli ha fatto vincere il premio David di Donatello come “Miglior canzone originale” e Fai rumore, canzone che ha portato a Sanremo e con cui ha trionfato alla 70esima edizione del Festival della Canzone Italiana. Con questo magnifico brano che avrebbe eseguito all’Eurovision Song Contest, sabato 16 maggio, si è anche esibito all’Arena di Verona in occasione dell’Europe Shine a Light – Accendiamo La Musica, creando un’atmosfera incantevole.
Ecco la traccia audio di Un’altra estate pubblicata su Youtube. Seguono download, significato e testo completo.
🎶 ENJOY! 🎶
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La nuova canzone col suo titolo ci fa assaporare la stagione calda alle porte e porta dentro le emozioni del cantautore tarantino vissute durante il lockdown generale. Il brano, infatti, è stato scritto interamente da Diodato durante la Fase 1 dell’emergenza da Covid-19, quella del completo isolamento, mentre la produzione successiva, a cura di Tommaso Colliva, è avvenuta a distanza.
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Queste sono le parole di Diodato, che ci raccontano com’è nata la sua canzone e quali motivazioni lo hanno spinto a scrivere nuova musica ed a regalarci questo singolo, in cui trasmette le sue riflessioni rispetto a questo strano periodo attraversato:
«Una delle cose ad avermi impressionato e incuriosito di più in questo periodo di lockdown è stato ciò che mostrava la mia finestra. Costretto a rimanere in casa, ho lasciato vagare lo sguardo sul paesaggio cittadino che quello spiraglio dipingeva. Ho visto gli ultimi giorni d’inverno raccontare già la primavera che sarebbe arrivata, mentre nei nostri cuori rimaneva un freddo doloroso, un gelo che ancora ora fatica a sciogliersi.
La natura andava avanti, nonostante la nostra assenza e proprio grazie ad essa riconquistava i suoi spazi, i suoi profumi.
Una primavera potente e insieme immobile sembrava volerci incoraggiare, quasi stuzzicare in modo crudele o forse solo indicarci la via per tornare con una consapevolezza diversa.
Ho aperto la mia finestra a Milano e ho sentito il profumo del mare.
Sono gli scherzi che fa il desiderio di tornare a vivere.
Arrivare su una spiaggia e ritrovarsi davanti quella distesa misteriosa e potente, densa terra di confine che ti insegna a respirare e a confrontarti con la libertà. Nei miei occhi chiusi, ho mosso i primi passi verso di lei, fino ad arrivare pian piano a farmi avvolgere dal suo infinito abbraccio.
Ho scaldato il mio corpo con movimenti lenti ma sempre più costanti, puntando all’orizzonte, perché in fondo io, a quell’orizzonte, ci credo ancora.»
TESTO
Un’altra estate
Lo vedi arriva un’altra estate
lo so non ci credevi più
che è stato buio l’inverno, troppo duro un inferno
è così immobile la primavera
Ma tu ora dove sei?
dimmi dove sei
che oggi ti porto via
E ce ne andiamo al mare
chissà che effetto fa
(chissà che effetto fa)
vediamo se questo tempo ci rincuora
se questa estate ci consola
Lo vedi amico arriva un’altra estate
e ormai chi ci credeva più
che è stato duro l’inferno ma non scaldava l’inverno
hai pianto troppo questa primavera
E tu ora dove sei?
dimmi dove sei
che oggi se vuoi ti porto via
E ce ne andiamo al mare
chissà che effetto fa
(chissà che effetto fa)
vediamo se questo tempo ci rincuora
se questa estate ci consola
E nuoteremo con il cuore in gola fino all’orizzonte
perché in fondo noi a quell’orizzonte ci crediamo ancora
ci crediamo ancora
tu ci credi?
io ci credo ancora
E ce ne andiamo al mare
chissà che effetto fa
(lo devi arriva una tempesta)
e ce ne andiamo al mare
chissà che effetto fa
(che poi magari ci consola)