Nella serata finale di “Sanremo Giovani 2019” Tecla Insolia, cantante di quasi 16 anni e vincitrice di Sanremo Young, di diritto una delle Nuove Proposte di Festival di Sanremo 2020, ci fa ascoltare il brano “8 Marzo”.
Tecla Insolia quindi è una delle concorrenti che parteciperà al prossimo Festival di Sanremo, insieme ai finalisti di Sanremo Giovani Leo Gassmann, Fadi, Marco Sentieri, Fasma e gli Eugenio in Via Di Gioia.
Aggiornamento: disponibile su YouTube il video ufficiale del brano, mentre a fine articolo è possibile visionare il testo completo.
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Il videoclip del brano è profondamente legato alla città dei fiori. La cornice è quella della Sanremo notturna nei suoi luoghi iconici – l’Ariston, piazza Colombo, il lungomare – in bianco e nero. La regia è firmata da Gaetano Morbioli, già al lavoro con artisti del calibro di Laura Pausini, Tiziano Ferro, Pino Daniele, Marco Mengoni, Arisa.
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La giovanissima artista ha vinto la scorsa primavera la seconda edizione di Sanremo Young e prenderà parte al Festival 2020 con il brano “8 marzo”. Il brano è stato prodotto da Diego Calvetti, il testo è stato scritto da Piero Romitelli e Rory Di Benedetto, che l’hanno anche composto insieme a Emilio Munda, Rosario Canale e Marco Vito. Il testo della canzone parla delle donne, della loro forza e del coraggio nell’affrontare la vita, anche per quelle che subiscono delle violenze dai loro partner.
In riferimento alla festa delle donne, la giovane esprime il concetto che non basta ricordare questo giorno con un “fiore, se qualcuno lo calpesta”. Tecla Inslolia dimostra di avere una grande sensibilità, quella giusta per affrontare un tema così delicato, nonostante la giovane età.
Con queste parole l’artista ha descritto la canzone:
«8 Marzo non è un brano che ho scritto io. I due autori principali sono Rory Di Bedetto e Piero Romitelli. È stato fra i primi che mi sono stati proposti e l’ho sentito subito mio. L’ho scelto in quanto ho sentito che può rappresentare me in quanto donna, oltre che il mondo femminile tutto», ha detto Tecla Insolia in conferenza stampa. «Molte ragazzine della mia età si fanno umiliare non solo dai maschietti, ma anche dalle compagne di classe. Questa cosa mi fa molta rabbia». E sulle diverse polemiche sul rispetto che hanno preceduto il Festival dice: «A Sanremo si deve montare un po’ la panna e fare polemiche su tutto. È normale che ci siano fraintendimenti ma le reazioni sono state un tantino esagerate».
Testo di 8 marzo
In fin dei conti la vita è come un viaggio
comincia con un pianto dopo l’atterraggio
Facciamo giri immensi ed ogni coincidenza che perdiamo
è un nuovo punto di partenza
In fin dei conti noi siamo di passaggio
come le rondini, come l’8 marzo
e non basta ricordare di una festa con un fiore
se qualcuno lo calpesta
E nelle vene gli anticorpi alla paura
i silenzi che ci fanno da armatura
è resilienza, io so la differenza
tra uno schiaffo e una carezza.
Siamo petali di vita che hanno fatto un giorno la rivoluzione
respiriamo su un pianeta senza aria perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque dal dolore si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita
La verità, siamo candele nella notte
a illuminare mentre la gente chiude porte
nei maglioni lunghi e a nascondersi nel niente
dagli sguardi di chi resta indifferente
abbiamo dato e troppo poco ci è concesso
certe lacrime non chiedono permesso
e nello specchio, negando l’evidenza
chiamarlo amore quando è solo dipendenza
Siamo petali di vita faranno un giorno la rivoluzione
respiriamo su un pianeta senza aria perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque dal dolore si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita
Se ci crolla il mondo addosso come sempre ci rialziamo
nonostante a volte uomo non vuol dire essere umano
per tutto il sangue che è stato versato
Siamo petali di vita e la violenza non ha giustificazione
respiriamo su un pianeta senza aria perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque dal dolore si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita
in fin dei conti noi siamo di passaggio
come le rondini, come l’8 marzo
e non basta ricordare di una festa con un fiore
se qualcuno ci calpesta