Hanno appena finito di registrare il loro nuovo disco ed, in attesa della sua uscita, i Pinguini Tattici Nucleari hanno deciso di pubblicare Ricordi. Il nuovo singolo, disponibile dal 23 settembre, è stato scritto e prodotto da Riccardo Zanotti, Enrico Brun e Giorgio Pesenti alias okgiorgio.
Il brano racconta di una coppia che sta vivendo un periodo molto difficile. Ripercorrono i loro istanti migliori, senza dimenticare la sofferenza di ciò che stanno affrontando insieme. Lei, infatti, a causa di una malattia neurodegenerativa, purtroppo sta progressivamente perdendo pezzi di sé e sembra spegnersi lentamente. Qualche ricordo è frammentato, qualcuno è sbiadito, ma tutti riescono a tornare vivi in qualche modo nel momento in cui lui, che non può smettere di starle vicino e supportarla nella sua dolorosa condizione, glieli rievoca con piccoli, semplici e dolci gesti quotidiani. È l’amore che li lega che gli consente di andare comunque avanti, anche se, ad esempio, lei ormai non riesce più a riconoscerlo.
Ecco l’audio della nuova canzone, mentre a fine articolo il testo completo.
🎶 ENJOY! 🎶
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TESTO
Ricordi
Almeno fino a domattina ti prometto che
Sarò la faccia di cui hai più bisogno
L’amico di scuola che ti ruba le biglie
O l’amante impossibile taciuto in un sogno
“Meglio bruciare che spegnersi lentamente”
L’ha detto chi non deve illuminare gli altri
Ma io ho paura sempre di rimanere al buio
Mentire alla tua mente mentre provo a salvarti
Meglio non dire niente aspettando il mattino, sorrido
Se penso al nome che tu mi darai domani
Per reinsegnarti ancora il sеgno della croce
Così avrò ancora una scusa per toccarе quelle mani
Vedi, ci sono dei ricordi che mi devi
Sei grande, ma ti chiamo ancora baby
Ho gli occhi rossi, ma non te ne accorgi
Ti guardo mentre dormi
Ma solo ieri c’eri, nei giorni neri
Quelli che piove troppo forte per stare in piedi
E fottevamo anche la morte volando leggeri
M’hai chiesto: “Dimmi cosa temi, che cosa credi?”
La mia risposta sei tu
Ti stupirà, ma no, non sono più geloso del passato
In cui non c’ero, anzi mi manca di più
Perché seguivo la topografia dell’io da solo
L’astronomia del noi due me l’hai insegnata tu, che
Ora ti mangi da dentro, piccolo pianeta spento
Come una briciola al vento, è un buco nero e un occhio blu, e
Sono poco più di un jamais vu tra tutte queste persone
Nella mia testa io gioco a Taboo, perdo se dico il tuo nome
Vedi, ci sono dei ricordi che mi devi
Sei grande, ma ti chiamo ancora baby
Ho gli occhi rossi, ma non te ne accorgi
Ti guardo mentre dormi
Ma solo ieri c’eri, nei giorni neri
Quelli che piove troppo forte per stare in piedi
E fottevamo anche la morte volando leggeri
M’hai chiesto: “Dimmi cosa temi, che cosa credi?”
La mia risposta sei tu
Uh-uh uh-uh
Sbadiglio e prendo la boccetta di Aducanumab
E penso che pure stanotte presto finirà
Io ti terrò la mano, tu tienimi l’anima
E pure se non sai chi sono non lasciarla mai
Vedi, ci sono dei ricordi che mi devi
Sei grande, ma ti chiamo ancora baby
Ho gli occhi rossi, ma non te ne accorgi
Ti guardo mentre dormi
Ma solo ieri c’eri, nei giorni neri
Quelli che piove troppo forte per stare in piedi
E fottevamo anche la morte volando leggeri
M’hai chiesto: “Dimmi cosa temi, che cosa credi?”
La mia risposta sei tu
Uh-uh uh-uh
La mia risposta sei tu
Uh-uh uh-uh
La mia risposta sei tu