È arrivato a distanza di quasi due anni da Stanza singola un nuovo singolo per Franco126, nome d’arte di Federico Bertollini che ha dedicato il suo pseudonimo alla scalinata di Viale Glorioso a Trastevere, che conta proprio centoventisei gradini.
Il cantautore romano ritorna con Blue Jeans, una canzone pubblicata il 14 dicembre e che vede la collaborazione di Calcutta (Edoardo D’Erme) e la produzione di Stefano Ceri con le chitarre suonate da Giorgio Poi.
Blue jeans racconta con malinconia la fine di una storia d’amore servendosi di parole scelte a pennello per descrivere il reale e le emozioni.
Il video che accompagna il brano è stato scritto e diretto da Vittorio Antonacci. Recitano Giulio Beranek e Lorenza Perrone.
Ecco l’audio della nuova canzone, mentre a fine articolo è disponibile il testo completo.
🎶 ENJOY! 🎶
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TESTO
Blue jeans
Vorrei essere in un altro tempo
In cui se sbagli riparti da capo
Ma il futuro che io avevo in mente
Sembra già far parte del passato
Le parole sono un mondo a parte
E non servono che a complicare
Che da solo mi sento di troppo
E il giorno passa senza salutare
E non so come son finito qui
È come fossi entrato già a metà del film
Io avevo addosso gli stessi blue jeans
E tu avevi in bocca le stesse bugie
Quante volte ci abbiamo provato
Dando voce anche al fiato sprecato
E i ricordi già prеndono il largo
Verso un mare lontano da qui
Ma forse va bеne così
Oggi me ne sto da solo e sto per conto mio
Forse era un po’ meglio prima, ero un po’ meglio anch’io
Vago in strade senza meta come un senza Dio
Quel sorriso a mezza bocca sapeva di addio
Ma pensa te, è tutto qua
Una réclame che vola via
E questa pioggia si stancherà
E il tempo corre sui fili del tram
Siamo ombre tra le ombre ai piedi del tramonto
Orme tra le orme lungo un binario morto
Siamo onde tra le onde che fanno il mare mosso
Storie tra le storie ma nessuno sta in ascolto
E delle volte per vederci chiaro serve stare al buio
E per essere davvero sicuri occorre avere un dubbio
Ed un fiore che si schiude al freddo poi appassisce a luglio
E quello che resta sembra di cartapesta
E non so come son finito qui
È come fossi entrato già a metà del film
Io avevo addosso gli stessi blue jeans
E tu avevi in bocca le stesse bugie
Quante volte ci abbiamo provato
Dando voce anche al fiato sprecato
E i ricordi già prendono il largo
Verso un mare lontano da qui
Ma forse va bene così
Oggi me ne sto da solo e sto per conto mio
Forse era un po’ meglio prima, ero un po’ meglio anch’io
Vago in strade senza meta come un senza Dio
Quel sorriso a mezza bocca sapeva di addio
Ma pensa te, è tutto qua
Una réclame che vola via
E questa pioggia si stancherà
E il tempo corre sui fili del tram