Figli di Nessuno (amianto) è il titolo del nuovo singolo di Fabrizio Moro, in collaborazione con il rapper napoletano Anastasio. Si tratta di una riedizione del brano già presente nell’ultimo album di inediti di Fabrizio intitolato proprio Figli di nessuno. Di seguito troverete non solo l’audio ma anche il video ufficiale del brano, uscito a distanza di poche ore nella stessa giornata di oggi 7 giugno.
Ecco la traccia audio!
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Ecco il video ufficiale del brano di Fabrizio Moro ed Anastasio!
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Figli di nessuno (amianto)
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Il brano (con contenuti espliciti) è stato scritto da Marco Anastasio e composto da Roberto Cardelli e Claudio Junior Bielli, mentre il video, girato tutto in bianco e nero, è stato prodotto e diretto da TRILATHERA.
Questo di Moro ed Anastasio è decisamente un bel featuring, molto intenso, che fa riflettere sulla condizione dell’uomo moderno. L’armonia fra i due artisti è lodevole e la parte rap di Anastasio arricchisce il pezzo, rendendolo ancora più incisivo.
Testo di Figli di nessuno (amianto)
Scrivere trascrivere la vita
Segnare il tuo passaggio con un coltello
Spinto a forza sopra ad ogni tua ferita
Guardare con gli occhi che bruciano
Mentre un giorno sorge o va in frantumi
Sentirsi dire mer*a, smetti, smetti, smetti
Di fare quello che fai
Di dire quello che vuoi
Tu non devi giudicare mai nessuno
Se non vivi i caxxi suoi
Se non sai che nei talloni sono nate le vesciche
Per la strada fatta a piedi
Che ogni metro di successo ha un caro prezzo
Noi siamo in mezzo
Fra una partenza ed un traguardo che si è infranto
Noi siamo corpi nell’amianto
Rispetto a te pezzo di fango siamo vivi
Affamati e nel digiuno
Noi siamo figli di nessuno
Noi siamo figli di nessuno
Figli di depressione nel bene e nel male
Di odio e rabbia nei confronti di ogni forma istituzionale
Lasciati a giocare fra le pecore fuori casa, soli
Figli di madri fragili, insicure e un po’ volubili
Figli di sette Peroni fredde alla vigilia di natale
Di percorsi di recupero per alcolismo adolescenziale
Di porte chiuse in faccia
Di “le faremo sapere”
Di panni stesi la notte mentre ripeti, che ti sei rotto il caxxo
Noi siamo in mezzo
Fra la purezza e l’inquietudine di un santo
Noi siamo corpi nell’amianto
Rispetto a te pezzo di fango siamo vivi
E tu non sei opportuno
Noi siamo figli di nessuno
Noi siamo figli di nessuno
[Anastasio]
Benvenuto al mondo, stronzo
piangi, bravo, fallo oggi che domani festeggiamo
E piangi, ancora col cordone, non parli
Domani c’hai vent’anni con i tarli nella testa
e con la voglia di far festa con i compagni
E sono trent’anni, pensa, scrivi trenta con il dito sulla condensa
Io che non ho mai capito cosa compensa
questo vuoto sconfinato, sento puzza di bruciato
nella mia testa, l’imbucato nella mia festa
vado via presto, ma suvvia resta
voglio solo prender fiato nella tempesta
ma noi figli ci viviamo nella tempesta
siamo soli nella tempesta e dimmi cosa resta
quando cala il vento dimmi cosa resta
Giorni migliori arriveranno
Lascio parlare tutti quelli che non sanno
Giorni più duri
Io non mi spezzo
La mia bellezza nasce dal vostro disprezzo
Noi siamo in mezzo
Fra una partenza ed un traguardo che si è infranto
Noi siamo corpi nell’amianto
Rispetto a te pezzo di fango siamo vivi
Affamati e nel digiuno
Noi siamo figli di nessuno
Noi siamo figli di nessuno
Noi siamo figli di nessuno (figli, figli, figli, figli)
Noi siamo figli di nessuno