Notte Stellata è il titolo della prima traccia dell’album di debutto di Emanuele Aloia, intitolato Sindrome di Stendhal e disponibile dal 16 aprile 2021. La canzone è stata estratta come singolo nel giorno di uscita del disco d’esordio e, come tutte le altre tracce, è stata prodotta da Stefano Tartaglino alias Steve Tarta.
Anche in questo nuovo brano non potevano mancare citazioni e riferimenti artistici. Filosofi, pittori, scrittori vengono ricordati dal cantante in una melodia molto latineggiante.
Ecco l’audio della canzone, segue il lyric video, mentre a fine articolo il testo completo.
🎶 ENJOY! 🎶
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TESTO
Notte Stellata
Quanti treni ho perso fermi alla stazione
sopra ogni biglietto c’è ancora il tuo nome
se come il viso si mostrasse il core
non si avrebbe più paura di sbagliare
Come può qualcosa che non c’è fare tanto rumore?
quantomeno un’ombra parla di una luce
ed anche dentro il buio ci si può abitare
Sono un viandante sul mare che cerca un senso all’amore
anche se un senso reale probabilmente non c’è
sono un pazzo di notte che non sa perdonare
un uomo che si dispera e lo disegna Courbet
Sai che cosa c’è?!?
nonostante il tempo, le ferite, i dubbi
scelgo ancora te
anche così lontana
lontana da me
lontana da chi ti voleva dare
tutto l’amore che può colmare
qualsiasi male o vuoto interiore
che era nascosto dentro di te
Ora che sei partita
non mi sembra una bella giornata
la tristezza mi sembra infinita
anche quando pioveva
con te mi sembrava lo stesso una notte stellata
una notte stellata
Io ti ricorderò, tu mi ricorderai
io la guerra, tu la pace come Tolstoj
e può finire il mondo, puoi toccare il fondo
come Nietzsche il nostro amore è un eterno ritorno
Nuda come una poesia, hai scelto di andar via
ti ho letto tutta la notte ed anche se non sei più mia
ti aspetterei per anni alla stazione come Lidia
per ogni grande amore c’è un addio: Pablo Neruda
Sai che cosa c’è?!?
nonostante il tempo, le ferite, i dubbi
scelgo ancora te
anche così lontana
Lontana da me
lontana da chi ti voleva dare
tutto l’amore che può colmare
qualsiasi male o vuoto interiore
che era nascosto dentro di te
Ora che sei partita
non mi sembra una bella giornata
la tristezza mi sembra infinita
anche quando pioveva
con te mi sembrava lo stesso una notte stellata
una notte stellata
Mentre mi dicevi “non devi cambiare”
lo sai, ti guardavo e ci vedevo il mare
eri come un posto da visitare
a dirsi sempre “ti amo” ci siam fatti male
Scriverò il tuo nome sopra i muri come Banksy
fossi un’incertezza dentro te vorrei abitarci
alla normalità non volevo mai abituarmi
quando camminavo mi perdevo nei tuoi passi
Ora che sei partita, dentro sento una guerra, Guernica
la tristezza mi sembra infinita
anche quando pioveva
con te mi sembrava lo stesso una notte stellata
una notte stellata
una notte stellata