A Sanremo 2020 durante la seconda serata, il 5 febbraio, viene presentata una canzone che è stata ascoltata alle selezioni di Sanremo Giovani ma che poi è stata esclusa dalla partecipazione al Festival. Il brano ha un significato importante e la sua nascita è altrettanto degna di nota. Si chiama Io sono Paolo ed è un inno alla vita, scritto da Paolo Palumbo, un ragazzo sardo di Nuoro 22enne, che, da 4 anni, quando stava studiando per diventare chef, si è accorto di essere affetto da SLA.
Anche se la sua canzone è stata scartata, Amadeus ha voluto comunque ospitare a Sanremo Paolo, sul palco dell’Ariston, per farla ascoltare a tutti. Il ragazzo, assistito vocalmente da un computer, e nella vita quotidiana dalla sua famiglia ed in particolare dal fratello Rosario, che lo aiuta costantemente vista la sua condizione, dalla sua sedia a rotelle canta insieme a Christian Pintus il brano rap, sperando possa essere espressione della sua vitalità, nonostante la voce robotica.
Ecco il video dell’esibizione del 5 febbraio, di seguito l’audio ed il testo della canzone.
🎶 ENJOY 🎶
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Io sono Paolo
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Testo di Io sono Paolo
Nella vita di ognuno di noi c’è un sogno da realizzare
Dicono “per ottenere ciò che vuoi devi lottare”
Non me la sento proprio di lasciarmi andare
Perché se esiste una speranza ci voglio provare
Mi chiamo Paolo, ho 22 anni ed ho la SLA
L’ho scoperto quattro anni fa
Mi ha levato tutto tranne la vitalità
C’è chi mi giudica con troppa cattiveria
Come se mi divertissi a star seduto tutto il giorno su una sedia
Il mio corpo è diventato una prigione
Al di là delle sbarre ci arrivo usando gli occhi e l’immaginazione
Vorrei camminare, mangiare, bere, parlare
Guarire in fretta, ho una famiglia amici
Il percorso sarà lungo ma ce la farò promesso
Nonostante la stanchezza che ogni giorno porto appresso
Certe cose le capisci solo se le vivi
Guardi il mondo da una finestra sperando che quel giorno arrivi
Faccio rumore in silenzio perché ho carattere
E do speranza a ogni malato in lacrime
Ho una madre e un padre che adoro
E un fratello che mi presta gambe e braccia e non mi lascia mai da solo
Sono la montagna che va da Maometto
pur restando disteso nel letto
per volare mi bastano gli occhi
quelle volte che il mondo sta stretto
Sono la montagna che va da Maometto
pur restando disteso nel letto
per volare mi bastano gli occhi
quelle volte che il mondo si è spento
Sono la montagna che va da Maometto
pur restando disteso nel letto
per volare mi bastano gli occhi
quelle volte che il mondo sta stretto
Piacere, sono Paolo
ho fretta di raccontare
scusatemi la voce
da casello autostradale
sognavo di fare lo chef
ci sono riuscito
vedermi con la sedia a rotelle ti ha infastidito?
Questa malattia fa paura vista da fuori
Ho lottato pure quando ho perso i sapori
Ho guidato un drone nel cielo
ho parlato al G8
e ora canto a Sanremo
Sono la montagna che va da Maometto
pur restando disteso nel letto
per volare mi bastano gli occhi
quelle volte che il mondo sta stretto
Sono la montagna che va da Maometto
pur restando disteso nel letto
per volare mi bastano gli occhi
quelle volte che il mondo si è spento
Sono la montagna che va da Maometto
pur restando disteso nel letto
per volare mi bastano gli occhi
quelle volte che il mondo sta stretto
Nella vita di ognuno di noi c’è un sogno da realizzare
Dicono “per ottenere ciò che vuoi devi lottare”
Non me la sento proprio di lasciarmi andare
Perché se esiste una speranza ci voglio provare
Credo e recito il rosario
ed è proprio lui a tenere lontano il mio sicario