SPA CABARET è il titolo del singolo dei bnkr44 pubblicato il 21 marzo 2025 da Bomba Dischi/EMI.
Il collettivo musicale italiano Bnkr44 ha estratto dal loro quarto album in studio Tocca il cielo, disponibile dal 4 aprile 2025, SPA CABARET, un brano scritto da Andrea Locci (in arte Faster), Pietro Serafini (in arte Fares), Marco Vittiglio (in arte Caph), con la produzione affidata a Dario Lombardi (in arte Erin).
Musicalmente, SPA CABARET combina sonorità pop con un’atmosfera che contrasta la profondità del testo, creando un equilibrio tra leggerezza musicale e introspezione lirica. Il video musicale, diretto da Matteo Zoppi, è stato pubblicato in concomitanza con l’uscita del singolo sul canale YouTube del gruppo.
Il testo della canzone offre una riflessione sulle scelte sbagliate compiute durante la giovinezza e sulle conseguenti paranoie che ne derivano. I temi trattati includono amicizie, amore e lavoro, con un focus sulle aspettative disattese e sulla sensazione di smarrimento.
Il ritornello esprime dubbi sul proprio percorso di vita e la difficoltà nel trovare una direzione chiara.
Con questa canzone, i Bnkr44 proseguono nella loro esplorazione musicale, offrendo una traccia che invita l’ascoltatore a riflettere sulle proprie esperienze e scelte di vita, mantenendo al contempo un sound accattivante e contemporaneo.
Ecco il video della canzone. Seguono il link per effettuare il download, il significato del brano e il testo completo.
🎶 ENJOY! 🎶
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(ADV)
Significato
E sarà che non so più cosa inventare / Forse dovevo studiare / O andare a lavorare in tram / E chissà se la vita può cambiare / Io sto fermo ad aspettare / A fare i conti in una SPA”
Questi versi racchiudono il senso di smarrimento e incertezza che permea l’intera canzone. Il protagonista riflette sulle scelte della propria vita, chiedendosi se avrebbe dovuto seguire un percorso più “tradizionale” (studiare, lavorare in tram), mentre si ritrova invece fermo, in un limbo di aspettativa e autoconsapevolezza, cercando di dare un senso al proprio percorso. La metafora della SPA suggerisce una pausa forzata, un momento di riflessione tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere.
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Testo
SPA CABARET
Ieri sera abbiam fatto un po’ troppo casino e adesso sto senza la voce
Un amico ora è senza lavoro e vorrei aiutarlo, ma come si fa?
Ieri sera ho parlato un po’ male di te perché, sai, mi dovevo sfogare
E un amico mi ha detto: “Tranquillo, che ormai non c’è proprio più niente da fare”
E lei mi ha chiesto una canzone
Mi volevo sotterrare
Le ho detto che non so cantare
La vita mi porta distante
Dalla mia destinazione
Però poi mi trovo bene
E sarà
Che non so più cosa inventare
Forse dovevo studiare
O andare a lavorare in tram
E chissà
Se la vita può cambiare
Io sto fermo ad aspettare
A fare i conti in una SPA (Okay)
Ora sono solo sotto i missili
Di polemiche sollevo i pesi massimi
Bevo e piango come dei bambini piccoli in hotel (Ah, okay, okay)
Tu mi lanci addosso mille missili
Io che cado dentro paranoie inutili
Faccio il solito teatro come fosse cabaret (Fuori dal bar in piazza)
Camminavo a piedi nella via di casa
Per sciogliere questa brutta cera in faccia
Tutti hanno problemi
Tutti cercano cose in più
Ma io no, oh
Io cercavo l’anima, anima
Sempre che ce l’abbia
Non metto la testa mai a posto
Ma capita a costo di stare bene
Finisco per fare ciò che non fa bene
Ed ho preso casa ma non ho coraggio
Penso al mio cane che si sentirà abbandonato
Vorrei dirgli che non è così, che andrò a trovarlo
Sì magari tra uno sbatti e l’altro, tra concerti random
E sarà
Che non so più cosa inventare
Forse dovevo studiare
O andare a lavorare in tram
E chissà
Se la vita può cambiare
Io sto fermo ad aspettare
A fare i conti in una SPA (Okay)
Ora sono solo sotto i missili
Di polemiche sollevo i pesi massimi
Bevo e piango come dei bambini piccoli in hotel (Ah, okay, okay)
Tu mi lanci addosso mille missili
Io che cado dentro paranoie inutili
Faccio il solito teatro come fosse cabaret
(Fuori dal bar in piazza)
Sveglio già alle sei di mattina
Sono distrutto, ieri pure ho giocato la partita
E come sempre ho perso
Lascio ferite aperte sul quaderno
Perché almeno con me devo rimanere onesto
Taglio l’orgoglio come tu mi hai chiesto
Però sembra che voglia rifare lo stesso
Errore, per ore, e
E sarà
Che non so più cosa inventare
Forse dovevo studiare
O andare a lavorare in tram
E chissà
Se la vita può cambiare
Io sto fermo ad aspettare
A fare i conti in una SPA (Okay)
Ora sono solo sotto i missili
Di polemiche sollevo i pesi massimi
Bevo e piango come dei bambini piccoli in hotel (Ah, okay, okay)
Tu mi lanci addosso mille missili
Io che cado dentro paranoie inutili
Faccio il solito teatro come fosse cabaret
(Fuori dal bar in piazza)