Ospite di X Factor 2019 il 28 novembre, il vincitore dell’ultima edizione del talent Anastasio ritorna in scena presentando il suo nuovo singolo in uscita venerdì 29 novembre. Il brano, intitolato Il fattaccio del Vicolo del Moro, è una rivisitazione di un’opera teatrale rilanciata da Gigi Proietti ed anticipa il prossimo disco del giovane cantante atteso per gennaio 2020.
Anastasio in puntata si è esibito con grande intensità, donando un’interpretazione davvero sentita ed emozionante. Gli applausi sono stati meritatissimi.
Ascoltiamo la traccia audio pubblicata su Youtube, mentre a fine articolo è possibile visionare il testo completo
🎶 ENJOY 🎶
🎼 Scarica Il fattaccio del Vicolo del Moro
in formato mp3 ►clicca qui
Una canzone da ascoltare più volte, perchè ogni volta si riesce a cogliere una sensazione e un significato nuovo. Anastasio in questo pezzo è stato bravo a rispettare e interpretare il capolavoro di Gigi Proietti facendolo suo.
Riproduci con Music Unlimited
Questo e Milioni di brani
Gratis per un mese
►clicca qui
Testo di Il fattaccio del Vicolo del Moro
Vi prego signor questore per favore,
vogliate risparmiano quantomeno quest’ultima umiliazione,
scioglietemi i polsi, almeno per adesso
poi mi ri-ammanettate quando verrà il processo
sempre stato un uomo onesto, modesto, lavoratore
la mia mano così ferma nel battere il martello
è la stessa che al mio stesso fratello spaccava il cuore
lo sa solo il Signore quanto pesa sto fardello
e ciò che dice il giornale stamane è vero
fatemi raccontare e vi giuro sarò sincero,
vivevo con mia madre e mio fratello al vicolo del Moro
la sera, quando tornavo dal lavoro, mamma era in soggiorno, bella
che faceva la garzetta e che cantava tutto il giorno,
ma poi Gigi, mio fratello, cambiò di colpo.
Si fece prepotente, non voleva darmi ascolto.
Frequentava i peggio ambienti con la peggio gente.
Veniva a fare il prepotente con mamma,
lui svuotava i cassetti e lei non diceva niente,
sempre calma, sempre buona, muta. Come una Santa.
Eppure quando tornavo la sera era bianca come la cera,
taceva, più non cantava, pregava e piangeva.
Le dissi: “Mamma quanto è vero Iddio
se torna ancora non rispondo più manco del nome mio”.
E mi disse “no, per l’amor di Dio. Gigi non è più lui,
è colpa degli amici, passeranno i giorni bui”
Andai da Gigi a dire mamma sta male, la vuoi piantare?
Se muore di crepacuore non ti saprò perdonare.
E lui mi disse in faccia: “Io faccio quello che mi pare,
che ti piaccia o non ti piaccia”
E mi lasciò così senza nulla da dire
Tornai a casa, diedi un bacio a mamma e me ne andai a dormire.
Il giorno dopo, mi parve di sentire una lotta
e c’era mamma che strillava con la voce rotta.
Diceva “Gigi ridammi l’anello! Era di papà, ti prego, non ti compromettere con tuo fratello!”
“Di mio fratello non mi importa un fico secco!
Se vuole assaggià il coltello son qui che lo aspetto”
Beh, fu un attimo, saltai giù dal letto e scesi giù