1990 è il titolo del nuovo singolo di Achille Lauro, in radio e sulle piattaforme digitali da venerdì 25 ottobre. Una canzone inedita, ma già ascoltata dal vivo nel corso del Rolls Royce Tour, andato in scena nelle ultime settimane nei club delle principali città italiane. La canzone è il primo “capitolo” della nuova musica di Achille Lauro che, dopo aver esplorato il 1969, è pronto a un tuffo nel passato nelle sonorità e nei temi che hanno percorso gli anni ’90. 1969 farà parte del nuovo disco di Achille Lauro, in uscita nei prossimi mesi.
Il video (che vede la direzione artistica di Achille Lauro e Nicolò Cerioni) contiene molti riferimenti agli anni Novanta. Dalle copertine iconiche di Playboy alle foto di Michael Jackson e Britney Spears. Ma l’elenco sarebbe ancora molto lungo.
Guardiamo il video pubblicato su YouTube, mentre a fine articolo è possibile visionare il testo.
🎶 ENJOY 🎶
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«Dal 1969 passiamo al 1990, stiamo viaggiando nelle epoche» ha spiegato il cantante. «Sono molto contento, perché prima ci eravamo ispirati ai monumenti della musica mondiale, e ora siamo passati alle vecchie nostalgie. Aspettatevi la fine del mondo».
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Il nuovo singolo, con il sound ispirato a La Bouche e la cover che rimanda a una foto iconica di Britney Spears, segna il primo capitolo di una nuova serie di brani che reinterpretano il decennio degli anni ’90. Rilancia quindi il ritornello-tormentone di Be My Lover dei La Bouche, un pezzo euro-disco anni ’90, ma invece di infuocare il dancefloor è subito giostra di paese in un giorno di pioggia, solitudine sotto le luci strobo.
Testo/lyrics di 1990
Yeah, yeah, yeah
Yeah, yeah
Darararirararara
Darararirararara
Darararirarararararira
Dararirarararara
Lei vuole perdersi
Lei che ha il cuore di pezza, sì
Dice: “Strappalo ed incendiami”
Questo amore è farsi a pezzi, sì
Come amarsi fosse possedere te
O fosse avere
O sia ossessione per te
Fosse morire con me su un cabriolet
Dolci sofà
Stanze di hotel
Darararirararara
Darararirararara
Darararirarararararira
Dararirarararara
Darararirarararararara
Darararirarararararara
Darararirarararararara
Darararirarirarira
Non chiamarlo amore, non chiamarlo tradimento
Non chiamarlo passione, non chiamarlo neanche sesso
Non chiamarlo delusione, non chiamarlo sentimento
Non chiamarmi “amore”, non richiamerò, prometto
Non la chiamo confusione, tu non la chiamerai sospetto
Non la chiamerò oppressione, tu non lo chiamerai disprezzo
Non chiamarla esitazione, non lo chiamerò dispetto
Non lo chiamerò rancore, non chiamarlo fallimento
Darararirararara
Darararirararara
Darararirarararararira
Dararirarararara
Darararirarararararara
Darararirarararararara
Darararirarararararara
Darararirarirarira
Io no, io no, io no, io no, io no
Io non dirò che muoio, no
Per lei, io no, per lei, io no
Io non dirò che muoio, no
Darararirarararararara
Darararirarararararara
Darararirarararararara
Darararirarirarira
Sì, è solo una poesia per te
Non sai niente di me
L’inferno che è in me
Non c’è amore, non c’è fine, non ci sei
Che poi è solo quello che per te vorrei
Darararirararara
Darararirararara
Darararirarararararira
Dararirarararara