Il brano che Enrico Nigiotti ha presentato a Sanremo è incluso nel nuovo album “Cenerentola e altre storie”.
La canzone è molto commovente, dedicata al nonno, con cui il cantante ha avuto un rapporto speciale. Racconta alcune abitudini e alcune sue incazzature, come quelle ai semafori [ “Ogni volta che per strada ti fermavi e litigavi con la gente che agli incroci ti suonava il clacson”]. Al cantante, che ha perso il nonno da poco, mancano tutti i discorsi e tutti gli attimi che ha trascorso insieme a lui…
“Nonno Hollywood” ha avuto un buon piazzamento nella classifica finale di Sanremo un apprezzamento positivo da giornalisti e pubblico.
Il cantante è stato anche ospite ad Amici, trasmissione che l’ha lanciato, dove ha avuto modo di presentare la canzone e il suo nuovo album. Invitato anche da Mara Venier a domenica in, dopo che Enrico aveva confessato alla conduttrice di essere il suo sogno proibito.
di E. Nigiotti,
Ed. Sony/ATV Music Publishing (Italy) Publishing (Italy)/
Movimento di Maffina Adelina & c. – Milano
Testo Nonno Hollywood
Certe cose fanno male
Mica le puoi trattenere
Non c’è modo di cambiare quello che non ti va bene
Dicono che con il tempo tutto quanto passa… ma quand’è che passa!?
Perché non mi passa…
E ricordo proprio adesso ogni volta che ridevi,
Ogni volta che per strada ti fermavi e litigavi con la gente che agli incroci ti suonava il clacson…
Nonno mi hai lasciato dentro ad un mondo a pile
Centri commerciali al posto del cortile
Una generazione con nuovi discorsi
Si parla più l’inglese che i dialetti nostri
Mi mancano i tuoi fischi mentre stai a pisciare
Mi manca la Livorno che sai raccontare
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non dormirò
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non lo so
Quanto è bella la campagna e quanto è bello bere vino
Quante donne abbiam guardato abbassando il finestrino
La ricchezza sta nel semplice… semplice…
Nel semplice sorridere in un giorno che non vale niente
Sembra un po’ il secondo tempo
Di una finale da scordare
Come un taxi alla stazione che non riesci a prenotare
Siamo ostaggi di una rete che non prende pesci… ma prende noi
Nonno sogno sempre prima di dormire
Cerco di trovare un modo per capire
Corriamo tra i sorrisi dei colletti «giusti»
Ma se cadiamo a terra poi son cazzi nostri
La vita adesso è un ponte che ci può crollare
La vita è un nuovo idolo da scaricare
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non dormirò
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… Non lo so
E quindi…
Mi tengo stretto addosso i tuoi consigli
Perché lo sai che qua non è mai facile
Per chi fa muso contro, ancora
E quindi
Per ogni volta che vorrò sentirti
Chiuderò gli occhi su questa realtà
Nonno mi hai lasciato dentro ad un mondo a pile
Una generazione che non so sentire
Ma in fondo siamo storie con mille dettagli
Fragili e bellissimi tra i nostri sbagli
Mi mancano i tuoi fischi mentre stai a pisciare
Mi manca la Livorno che sai raccontare
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non dormirò
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non dormirò
Stasera chiudo gli occhi ma non dormirò… non dormirò… non lo so