La storia della Palestina, raccontata dalla scrittrice che propone una sua visione inedita ed emozionante della vicenda Palestina-Israele. Un libro da leggere tutto d’un fiato per immergersi in una realtà di uomini sfortunati e sofferenti. Un romanzo struggente che può fare per la Palestina ciò che il “Cacciatore di aquiloni” ha fatto per l’Afghanistan.
Disponibile in versione cartacea, in formato Kindle o in formato audible, solo per gli abbonati
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Attraverso la voce di Amal, la brillante nipotina del patriarca della famiglia Abulheja, viviamo l’abbandono della casa dei suoi antenati di ‘Ain Hod, nel 1948, per il campo profughi di Jenin. Assistiamo alle drammatiche vicende dei suoi due fratelli, costretti a diventare nemici: il primo rapito da neonato e diventato un soldato israeliano, il secondo che invece consacra la sua esistenza alla causa palestinese. E, in parallelo, ripercorriamo la storia di Amal: l’infanzia, gli amori, i lutti, il matrimonio, la maternità e, infine, il suo bisogno di condividere questa storia con la figlia, per preservare il suo più grande amore. La storia della Palestina, intrecciata alle vicende di una famiglia che diventa simbolo delle famiglie palestinesi, si snoda nell’arco di quasi sessant’anni, attraverso gli episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro. In primo piano c’è la tragedia dell’esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, la vita nei campi profughi, come rifugiati, condannati a sopravvivere in attesa di una svolta. L’autrice non cerca i colpevoli tra gli israeliani, che anzi descrive con pietà, rispetto e consapevolezza, racconta invece la storia di tante vittime capaci di andare avanti solo grazie all’amore.
Miglior recensione utente Amazon: Un libro che ho acquistato non sapendo dove potessi andare a parare .
Ero attratta dal titolo e non conoscevo il tema . Acquistato d impulso.
Sullo sfondo la tematica Israele – Palestina con ciò che ne consegue . Non conosco bene questo pezzo di storia ,da esprimere giudizi; posso solo dire che sono stati commessi tanti crimini e atrocità , da chi ne era appena uscito .E ciò diventa impensabile .
I personaggi oltre ad essere ben presentai, sono carichi di pathos; bambini nati e cresciuti in mezzo si soldati che vivono in modo estremo, da adulti, le emozioni.
Un’ altalena di amore e odio/ vita e morte.
Un intrecciarsi di destini e di colpi di scena.
Quotidianità alternata all imprevedibilità .
Amal, è fantastica, penetrante e non si dimentica facilmente .
Così come David – Jasmail rapito piccolissimo da un israeliano affinché Jolanta la moglie potesse diventare e gioire come madre .
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