Arriva puntuale il discorso del Papa per il Primo Maggio, Festa dei lavoratori. Rivolto ai lavoratori di tutto il mondo, in particolare a quelli a cui purtroppo in questo momento il lavoro manca.
Papa Francesco, in questi giorni di pandemia, in cui abbiamo vissuto un periodo di distanziamento sociale, ha trovato sempre le parole giuste in ogni situazione e ogni preghiera ha colpito i cuori di tutti i fedeli del mondo.
Così oggi ci ha parlato delicatamente di dignità, quella che devono avere tutti i lavoratori, a cui spetta un lavoro che li nobiliti e a cui spetta un giusto compenso. Anche un richiamo a quelli che vivono delle situazioni di lavoro forzato, di schiavitù e quelli senza equa retribuzione.
Ecco le parole del Papa
“Oggi è la festa di San Giuseppe lavoratore, è la giornata dei lavoratori. Preghiamo per tutti i lavoratori, perché a nessuna persona manchi il lavoro e tutti siano giustamente pagati, possano godere della dignità del lavoro e della bellezza del riposo”. Sono le parole di Papa Francesco nel giorno della festa dei lavoratori durante la messa a Santa Marta. “Ogni ingiustizia che si fa su una persona che lavora è calpestare la dignità umana – ha detto Francesco – la digità dell’intera umanità. La dignità del lavoro – il suo rammarico – è tanto calpestata”.
“Anche oggi ci sono tanti schiavi – ha raccontato – tanti uomini e donne che non sono liberi dal lavorare e sono costretti a lavorare per sopravvivere. Ci sono i lavori forzati, ingiusti, malpagati che costringono a vivere con la dignità calpestata. Sono tanti, tanti, e sono anche qui, non sono nel mondo. “Ci sono i lavoratori giornalieri, che li fai lavorare per una retribuzione minima per tante ore al giorno, o la domestica che non ha una retribuzione giusta e non ha sicurezza sociale e pensione. Questo è calpestare la dignità umana”.