Perché? è il titolo del singolo di chiamamifaro pubblicato il 12 novembre 2024 da Amici 24/Fascino PGT.
Prodotta da Starchild, Marco Paganelli e Francesco Pedrinoni, Perché? è un brano scritto da Angelica Gori, in arte chiamamifaro, con Federica Abbate, Simone Capurro e Alex Andrea Vella.
Perché?“di chiamamifaro racconta l’incontro casuale tra due ex amanti che, dopo anni di lontananza, si ritrovano e si scambiano frasi di circostanza. L’imbarazzo e la distanza emotiva contrastano con il passato vissuto insieme, fatto di notti intense, litigi appassionati e un amore che sembrava indistruttibile.
Il ritornello è il momento più emotivo, in cui riaffiorano i ricordi di quella relazione caotica ma autentica: le discussioni furiose, la riconciliazione immediata, la complicità che un tempo li univa. Nella seconda parte della canzone emerge una riflessione più amara: entrambi si sono adattati a una vita più stabile e tranquilla, ma il protagonista si chiede se anche l’altro si senta intrappolato in questa nuova realtà, lontana dall’intensità del loro passato.
Il ritornello presenta due parti: una più emotiva, l’altra più liberatoria che dà sfogo a tutte le insicurezze.
La canzone esprime un senso di nostalgia e smarrimento, lasciando sospesa la domanda “perché?”, senza una risposta chiara, ma con il peso di ciò che è stato e non potrà più tornare: non si sa esattamente perché le cose siano finite, perché siano cambiati, perché non possano più essere gli stessi.
E forse è proprio questo il punto più doloroso.
Ecco l’audio della canzone. Seguono il link per effettuare il download, il significato del brano e il testo completo.
🎶 ENJOY! 🎶
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Significato e analisi del testo
La canzone si apre con un incontro fortuito:
“Mi fa strano incontrarti, questa notte per caso
Scusa se non ho frasi migliori a portata di mano”
Queste prime righe ci mostrano subito un senso di disagio e incertezza. I due si rivedono e, nonostante il legame passato, non sanno bene come comportarsi. Il protagonista cerca di rompere il ghiaccio con frasi banali, consapevole che qualcosa è cambiato.
Lo scambio tra i due è superficiale:
“Sì, va be’, come no, come stai
Come sto, sì, va be’”.
Si tratta di una conversazione forzata, in cui le parole dette sono solo di circostanza, mentre il non detto pesa molto di più.
Il ritornello rappresenta il cuore emotivo della canzone, dove i ricordi riaffiorano con forza:
“Sì, ma tu te lo ricordi, ricordi, ricordi il casino?
E quella luce nei tuoi occhi, i tuoi occhi alle 6 del mattino?”
Qui emerge la nostalgia di un amore turbolento, fatto di litigi e riconciliazioni intense. L’immagine del “casino” rappresenta la loro relazione, caotica ma piena di vita. Il riferimento agli occhi alle 6 del mattino suggerisce notti vissute intensamente, senza limiti.
“Litigavamo da paura, come gli USA con Cuba
Ma dopo facevamo sempre l’amore, l’amore, l’amore”
Il paragone con il conflitto tra USA e Cuba rende bene l’idea di una relazione fatta di tensione costante, in cui però la passione era il collante che li riportava sempre insieme.
“E spaccavamo le stanze, le strade, le porte
Soltanto per trovare un senso alla notte, la notte”
Qui si percepisce un senso di ribellione giovanile, un amore che si esprimeva anche attraverso la distruzione, la ricerca di emozioni forti per dare senso alle notti passate insieme.
Nella seconda strofa, il testo cambia tono, mostrando il distacco tra passato e presente:
“Non ho capito quando ha iniziato a andare male
I giorni si accorciano già il primo giorno d’estate”
L’amore, che sembrava infinito, ha iniziato a svanire senza che nemmeno se ne accorgessero. La metafora dell’estate che inizia già a finire suggerisce che, anche nei momenti più belli, c’era già qualcosa che preannunciava la fine.
“Ci rubavamo la coperta tutto il tempo
Ora che è inverno mi manca il freddo”
Un dettaglio apparentemente semplice, come contendersi una coperta, diventa un simbolo dell’intimità che ora non c’è più. Il protagonista ora si sente solo, e persino il freddo – che una volta evitava – diventa qualcosa di cui sente la mancanza.
Nella parte finale, arriva la riflessione più amara:
“Ma anche tu, tu non ti senti intrappolato in una vita tranquilla?
Le bollette da pagare, casa, cane e famiglia
E in un battito di ciglia non siamo neanche più noi
Che cosa vuoi che ti dica? Salutami i tuoi”
Qui emerge un senso di rassegnazione. L’amore travolgente è stato sostituito da una vita più ordinaria, fatta di responsabilità e routine. La frase “Salutami i tuoi” è particolarmente significativa: è il segno definitivo della distanza emotiva, quasi come se tra loro fosse rimasta solo una cortesia formale.
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Testo
Perché?
Mi fa strano incontrarti, questa notte per caso
Scusa se non ho frasi migliori a portata di mano
E tu cosa ci fai in giro, a quest’ora per strada?
Quante ne abbiamo fatte, scappati di casa, ma è acqua passata
Dai, era solo per dire, per rompere il ghiaccio
Non sono molto portata, eri sempre tu a fare il primo passo
Ora fai finta di niente, ma questo me lo aspettavo
Invece io tutto bene, tutto sommato, dai, me la cavo
Sì, va be’, come no, come stai
Come sto, sì, va be’
Sì, ma tu te lo ricordi, ricordi, ricordi il casino?
E quella luce nei tuoi occhi, i tuoi occhi alle 6 del mattino?
Litigavamo da paura, come gli USA con Cuba
Ma dopo facevamo sempre l’amore, l’amorе, l’amore
E spaccavamo le stanze, lе strade, le porte
Soltanto per trovare un senso alla notte la notte
E poi dopo che cosa è successo? Tu sai dirmelo adesso?
Mi chiedo ancora perché, perché?
Non ho capito quando ha iniziato a andare male
I giorni si accorciano già il primo giorno d’estate
Ci rubavamo la coperta tutto il tempo
Ora che è inverno mi manca il freddo
E schivo il tuo sguardo, come non ci fossimo mai visti
Cosa siam diventati? Solo due tizi, fermi qui a dirsi (mhm-mhm)
Sì, va be’, come no, come stai
Come sto, sì, va be’
Sì, ma tu te lo ricordi, ricordi, ricordi il casino?
E quella luce nei tuoi occhi, i tuoi occhi alle 6 del mattino?
Litigavamo da paura, come gli USA con Cuba
Ma dopo facevamo sempre l’amore, l’amorе, l’amore
E spaccavamo le stanze, lе strade, le porte
Soltanto per trovare un senso alla notte la notte
E poi dopo che cosa è successo? Tu sai dirmelo adesso?
Mi chiedo ancora perché, perché?
Ma anche tu, tu non ti senti intrappolato in una vita tranquilla?
Le bollette da pagare, casa, cane e famiglia
E in un battito di ciglia non siamo neanche più noi
Che cosa vuoi che ti dica? Salutami i tuoi
Sì, ma tu te lo ricordi, ricordi, ricordi il casino?
E quella luce nei tuoi occhi, i tuoi occhi alle 6 del mattino?
Litigavamo da paura, come gli USA con Cuba
Ma dopo facevamo sempre l’amore, l’amorе, l’amore
E spaccavamo le stanze, lе strade, le porte
Soltanto per trovare un senso alla notte la notte
E poi dopo che cosa è successo? Tu sai dirmelo adesso?
Mi chiedo ancora perché, perché?