Giulia Molino, concorrente salernitana in gara come cantante al talent Amici 19 e presente al Serale dell’edizione condotta come sempre da Maria De Filippi, ha proposto uno dei suoi inediti durante il programma pomeridiano in onda il sabato.
Il titolo della nuova canzone è Nietzsche, come il celebre filosofo a cui fa riferimento, ed è inclusa come seconda traccia nel suo primo album, in uscita il 20 marzo in formato digitale ed intitolato Va tutto bene.
L’inedito rap autobiografico parla del disagio vissuto da Giulia e dei suoi momenti di depressione passati. Il dolore provato è stato tanto, le manie, le notti insonni, i pensieri deleteri, la solitudine interiore e l’isolamento sociale, un tormento vivo e lancinante raccontato senza censure nel testo di questa canzone, come sfogo per esorcizzare il male dentro.
Ascoltiamo la traccia audio, mentre a fine articolo è possibile visionare il testo completo.
🎶 ENJOY! 🎶
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Testo di Nietzsche
Che ne sai tu di quando volevo sprofondare
che ne sanno i miei amici delle notti prese a male
che ne sanno i miei vicini delle grida contro il muro
quando accanto hai nessuno, chiudi gli occhi e vaffancxxo
C’ho fame di casini e non mi sazio con chiunque
la vita è una puxxana e in due secondi arriva al dunque
ho sempre dato tanto e in tasca mai avuto niente
tranne il mio dolore che non mostrerò alla gente
resta lì, tra le chiavi e le speranze
tra le cose che non dico e i tatuaggi sulla pelle
Nelle sere nere illuminate solo dalle stelle
incastrate nei rimorsi di una stupida ventenne
io ci penso e quasi mi scoppia la testa
nonostante il tempo passi, Giulia è ancora la stessa
io ci penso e ci ripenso mentre passano le ore
mi rigiro dentro al letto, questa notte è una prigione
Bevo un sorso a canna dalla bottiglia
ogni giorno in paranoia, sempre con la stessa fissa
non mangiare, non toccare il cibo quello è deleterio
in vista tagli sui polsi è successo per davvero
Che ne sai tu di quando volevo sprofondare
che ne sanno i miei amici delle notti prese a male
che ne sanno i miei vicini delle grida contro il muro
quando accanto hai nessuno, chiudi gli occhi e vaffancxxo
Nella vita che attanaglia, taglia i pezzi e cuce male
nei rapporti chiusi in fretta con niente di personale
delle corse in auto folli verso mete sconosciute
per mesi chiusa in casa in compagnia del mio computer
non mi va di uscire e dire ok va tutto bene
accetto le mie pene, ci convivo e mi conviene
tanto il mostro non lo uccidi fingendoti felice
Devi prenderlo per mano come l’abisso fece con Nietzsche
scrivo flussi di coscienza per placare il mio tormento
tu che ascolti disgustato, non ti vedo e non ti sento
ho bisogno di parlare di un disagio personale
che tartassa i miei giorni e non mi lascia respirare
tra le mura di una stanza c’è il mio spettro che mi parla
fisso il vuoto dei miei occhi mentre scorrono i rintocchi
Nella testa metto al rogo ogni singolo pensiero
il sangue prende fuoco come d’Arco al Medioevo
Che ne sai tu di quando volevo sprofondare
che ne sanno i miei amici delle notti prese a male
che ne sanno i miei vicini delle grida contro il muro
quando accanto hai nessuno, chiudi gli occhi e vaffancxxo